Anche fonti di Hamas confermano il decesso: “Morto in battaglia, senza fuggire”, raggiunto da proiettili alla testa e al petto. Gantz: “Importante successo, ma non è fine della guerra”
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Yahya Sinwar è morto. A confermare la notizia che il leader di Hamas è stato ucciso prima il ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz, che ha inviato un messaggio con cui ha informato diversi suoi colleghi nel mondo, ha riferito il ministero. Poi anche Idf e Shin Bet. E a breve è attesa anche una dichiarazione di Benjamin Netanyahu. “L’assassino di massa Yahya Sinwar, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre, è stato eliminato oggi dai soldati delle Idf”, ha annunciato Katz. “Dopo la conclusione del processo di identificazione del corpo, possiamo confermare che Yahya Sinwar è stato eliminato ieri nel sud della Striscia di Gaza”, si legge in una nota congiunta di Idf e Shin Bet.
Secondo fonti israeliane Sinwar è morto durante un attacco su un edificio di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. A confermarlo è anche Hamas. L’agenzia Shehab, legata a Hamas, come riporta il sito di notizie israeliano Ynet, sostiene che “è morto in battaglia, senza fuggire”, raggiunto da proiettili alla testa e al petto. “La sua ultima immagine – affermano – è una dichiarazione, non è stato trascinato via dai tunnel o catturato in disgrazia”.
Ma già nelle ore precedenti la notizia sembrava certa dopo i primi test condotti sui denti del cadavere di uno dei terroristi uccisi in un raid israeliano. Le autorità israeliane hanno condotto l’analisi confrontando i risultati con il Dna raccolto durante la detenzione di Sinwar in una prigione israeliana. “Abbiamo il suo Dna quando era in prigione”, aveva detto l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Danny Danon in un’intervista a settembre, quando le autorità israeliane credevano, erroneamente, di aver ucciso il leader di Hamas.
Gantz: “Morte Sinwar importante successo, ma non è fine della guerra”
La morte di Yahya Sinwar è “un importante successo” ma non segna la fine della guerra, ha detto Benny Gantz, ex ministro del gabinetto di guerra, affermando che l’Idf “continuerà a operare nella Striscia di Gaza negli anni a venire” e Israele deve fare leva sui recenti successi, compresa la morte del leader di Hamas, per “portare a casa gli ostaggi e sostituire il governo di Hamas”.
Raid senza Sinwar nel mirino
Il raid è avvenuto ieri e le forze dell’Idf che operavano nell’area non sapevano che il leader di Hamas potesse trovarsi nell’edificio colpito. E’ quanto rivela Channel 12, ripresa da Times of Israel, aggiungendo che sono stati visti diversi combattenti entrare nell’edificio e per questo è stato ordinato un bombardamento che ha fatto crollare la struttura.
Quando i soldati israeliani sono andati a ispezionare tra le macerie, si sono accorti che “uno dei terroristi uccisi assomigliava molto a Sinwar”.
Gli ultimi messaggi di Sinwar
Gli ultimi messaggi del leader di Hamas risalgono al mese scorso. Il 10 settembre aveva rilasciato la sua prima dichiarazione dall’inizio della guerra, per congratularsi con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune per la sua vittoria elettorale, in un messaggio ripreso dal canale telegram di Hamas.
Il giorno successivo, il suo ufficio aveva fatto sapere che Sinwar aveva scritto delle lettere per ringraziare coloro che avevano fatto le condoglianze dopo la morte di Ismail Haniyeh, il suo predecessore ucciso il 31 luglio a Teheran. E il 13 settembre aveva infine inviato una lettera all’allora capo di Hezbollah Hassan Nasrallah, morto anche lui in un raid israeliano due settimane dopo a Beirut.