Mar. Ago 13th, 2024

Come ogni anno, il 25 novembre si celebrerà la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, tema tristemente attuale e fenomeno sociale che non sembra voler mollare la sua mortale presa.

Continua dopo la pubblicità...


CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Nonostante questo evento sia stato istituito nel 1999, ancora nel 2021 le donne si trovano a combattere battaglie da cui, troppo spesso, escono sconfitte a causa di una società marcatamente patriarcale che le discrimina, privandole dei diritti più basilari.

Con l’avvicinarsi del 25 novembre il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in una dichiarazione, sostiene che “alle ricorrenze, pure importanti, devono seguire anche i fatti. Perché l’esplosione di violenza contro le donne, specie quella inflitta nelle mura di casa, che ogni ora e ogni giorno scuote le coscienze, ci dice che non si sta facendo tutto il possibile”. Il presidente Mancuso auspica che “contro questo fenomeno aberrante, sia per diffusione che per la drammaticità degli eventi, le Istituzioni, ad ogni livello, agiscano con responsabilità, rigore e tempestività. Prevenire le violenze, senza più frapporre indugi burocratici, distrazioni da parte di chi ha il dovere di intervenire o sviste colpevoli, e non lasciare sole le donne che chiedono aiuto, in una fase economica che rende le donne più vulnerabili e che segnala un intollerabile aumento di casi di donne uccise da mariti, ex mariti, conviventi o ex conviventi (più del 20 per cento, secondo l’Onu, dall’insorgere della pandemia), è diventata un’emergenza democratica, di vita e di civiltà. È un segnale apprezzabile che il Governo, per accompagnare le donne vittime di violenza al recupero della loro libertà di scelta e di movimento favorendone l’indipendenza economica, destini ulteriori e specifiche risorse, ma ciò che è altrettanto necessario è che le iniziative e gli strumenti a disposizione diventino strutturali, a partire dal sostegno alle associazioni ed ai Centri antiviolenza presenti sul territorio, e soprattutto incidano efficacemente sul fenomeno”. Mancuso, infine, torna sull’idea, annunciata nel suo intervento d’insediamento alla presidenza del Consiglio il 15 novembre scorso, “di riprendere e fare funzionare l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, istituito con legge, perché si occupi della programmazione di azioni di sensibilizzazione e di diffusione della cultura del rispetto reciproco tra i sessi, dando spazio all’attivo coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e alla formazione degli attori istituzionali e sociali impegnati a vario titolo nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere”.

Tante sono le iniziative a sostegno dell’eliminazione della violenza e della discriminazione nei confronti delle donne, tra tutte si segnala quella promossa da Cgil Calabria e Filcams:

“Chiamare le cose con il loro nome, una fatica spesso per le donne e le lavoratrici, per le quali perfino l’uso corrente dell’italiano rappresenta un ostacolo o una conquista ancora da raggiungere. Continuamente bisogna intervenire per evidenziare, correggere, imporre il linguaggio per definire carriere e professionalità che negli anni sono state declinate sempre al maschile”. Lo sostengono le Segreterie regionali di Cgil e Filcams Cgil Calabria. “Per ribaltare questo uso molto frequente nella nostra società ed affermare con forza i diritti delle donne – prosegue la nota – per il 25 novembre, Cgil Calabria e Filcams lanciano una campagna dal titolo: violenzo. Violenzo, perché la violenza sulle donne è appannaggio di un genere preciso, quello maschile; ed è a quel genere di persone che non rispettano le donne, i loro diritti e la loro dignità, che offendono, calpestano, insultano e colpiscono dentro le mura domestiche o sul lavoro che la campagna della Cgil calabrese si rivolge. Bisogna dare peso alle parole, perché anch’esse possono diventare armi e strumenti di violenza, specie sui social media, e sensibilizzare al rispetto umano e sulla ricchezza delle differenze di genere. In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne saranno pubblicati nei canali social dell’organizzazione e saranno distribuiti nei luoghi di lavoro e nelle bacheche sindacali i manifesti e le locandine”.

Maria Antonietta Reale | redazione@telemia.it

Print Friendly, PDF & Email