La crisi del ‘Terzo Polo’, sin da Dicembre scorso era stata adombrata a piè sospinto da Vincenzo Speziali -oggi Responsabile Regionale dell’UDC Calabria- membro del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana e Supervisore del tavolo della ‘Costituente Popolare’, a livello nazionale. Lo stesso Vincenzo Speziali aveva più volte lanciato messaggi di apertura proprio ai ‘renziani’, persino nella sua intervista del 31 Dicembre 2022, all’Agenzia di Stampa libanese. Facciamo il punto proprio con lui, oggi che si confermano, apparentemente, le sue previsioni, quasi fossero stati anatemi i quali si sono materializzati, inesorabilmente. D: Vincenzo Speziali, dunque, che sta accadendo tra Renzi e Calendai? R: Lei, semmai, deve dire tra Calenda e Renzi, non il contrario: l’importante tra di loro (e non solo tra di loro!) è Renzi, che difatti, manco se lo fila. Difatti, Matteo rimane un fuoriclasse e un goleador della politica. Viceversa, Calenda, più di sir Winston Churchill (innanzi alla cui memoria mi inginocchio, oggi e sempre), mi ricorda di più l’inssussistente ed inconsistente successore, ovvero Clément Attle. Poi, ricordo a me stesso e agli altri, che proprio Calenda -tanto per ulteriore conferma della sua scarsa praticità nella materia politica, ed ovviamente uso eufemismi sfottenti- si è fatto ‘infinocchiare’ persino da uno come Antonello Talerico, notoriamente soggetto non politico come lo erano Andreotti, Cossiga, De Mira, Forlani ed altri con cui sono cresciuto e di cui sono erede. Anzi per dirla tutta e sino in fondo, Talerico è uno che supera Calenda in attitudinabilita` di poca stabilità partitica e in base al rispetto delle alleanze. Non discuto e non affermo se l’instabilità di entrambi è pure in altri ambiti (che potrebbero impattare in qualsivoglia patologia?), epperò ciascuno si può fare l’idea che vuole, senza dare a me la paternità di parole che non ho pronunciato. D: Mi scusi, lei però aveva sempre ‘lanciato segnali’ di scricchiolii tra i due Leaders terzopolisti, anche al netto di qualche sua azzeccata previsione. Allora sapeva qualcosa, oppure ha operato in tal senso o ha ricevuto confididenze da parte di qualcuno dei diretti interessati? R: A parte il fatto -e lo ribadisco- che qui non vi sono due Leaders, bensì uno ed è Matteo Renzi! Poi, se anche avessi avuto confidenze non le verrei certo a dire a nessuno né, tantomeno, a confermarle. In più capisco la politica, la incarno pure (d’altronde non mi chiamo mica Calenda, Sero`, Sconti o ‘sarposimil’), perciò non ci voleva la Fata Morgana (e qui non mi riferisco a Giusy Iemma, con la i o con la y) e nemmeno la zingara gitana, senza pensare ad impiegate di concetto partenopee, notoriamente dedite al lancio di telefonini, addosso a noti parlamentari, così come riportano le cronache giornalistiche. D: Lei, certamente, non le manda mai a dire, seppur con il suo stile… R: Ad avercelo gli altri il mio stile, anche se poi alla fine il mio che è unico, di classe, culturale e quindi molto chic, non brillerebbe più di quanto già brilli da par suo, se fosse di merce comune: sic et simpliciter! Lo preciso poiché quando certuni mistificatori ed insulsi figuranti attuali, mi accusano di essere arrogante, omettono -ove mai io lo possa diventare- che lo divento solamente perché devo fare passare dei concetti basici, quindi dimostrare le loro imposture. Poi, ammetto persino, quanto posso risultare, apparentemente tale, proprio perché non accetto le insolenze di cui assieme ai cittadini e agli elettori, sono destinatario da parte di tal costoro, i quali -sia ben chiaro!- non disprezzo, epperò pur non considerandoli degni interlocutori, devo combattere con le armi della politiche, alfine di liberare le istituzioni da siffatti abusivi. E loro si che hanno comportamenri arroganti, seppur ben camuffati! D: Un’ultima domanda, ovvero, circa il tavolo della ‘Costituente Popolare” che lei sta supervisionando su delega e mandato del Presidente dell’Internazionale Democristiana, nonché ex Presidente del Libano, Amine Gemayel, con cui ha, notoriamente familiarità affettiva. Lei credi che questo progetto possaaprirso ougecacRenzi e ai suoi? R: Ma io ho già detto e ripetuto più volte si! Senza se, senza ma, senza ritrosie, senza infingimenti. È dall’inizio, che sto augurandomi ciò e non le dico se mi sono mosso in tal senso o meno, solamente per rispetto ed ossequio a certe prudenza d’uopo per tutto quanto si possa delinerare e si potrà -eventialmente?!- verificare. Ci si rende conto che stiamo parlando, anche e soprattutto di Matteo Renzi o Maria Elena Boschi e non certo di Nicola Fiorita e Donatel
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