Ven. Ago 16th, 2024

Galileo Galilei, quando era sotto custodia, nell’epoca del processo della Santa Inquisizione – già allora, vi erano stalker e abusatori notori del diritto, tipo ‘Ciccio Sasa’ Borrelli (personaggio dalle parentele acquisite molto strane, ovvero Roman Vlad, di cui a breve scriverò qualcosina, tanto per far chiarezza in merito alla falsa rivoluzione italica di Mani pulite, la quale, difatti, fu un golpe e ha prodotto gli scempi politicanti, a cui assistiamo, tipo il caravanserraglio fioritesco, persino al netto di una bicocca qualunque in un qualunque Comune, ma non il Capoluogo di Regione)- e perciò, nel ricordare lo scienziato pisano (amici, molti tra i colleghi Consiglieri Comunali, non lo sapranno o lo misconosceranno, epperò il luogo di origine, parliamo sempre di Galileo, è proprio Pisa, in Toscana, poco distante da Forte dei Marmi, fatta salva, ovviamente, ‘Donatella Rettore’ della cui cultura, nessuno dubita, anche se l’affermazione potrebbe essere variabilmente interpretativa), dicevo in riferimento al già plurimamente citato Galilei (Galileo sarebbe il nome di battesimo, perciò non un refuso!), proprio costui, al cospetto del suo inquisitore, il Domenicano Padre Maculano, allorquando dovette abiurare le sue scoperte, di sottecchi, sussurrando e sospirando, testualmente disse: “…eppur si muove”!
Galileo mio, se lei fosse in vita, bisognerebbe chiederle il copyright, poiché finalmente, dopo che sono stato lasciato solo a fare un’opposizione, sana, politica, concettuale, stilistica (cosa volete? Sono elegante e non porto le bretelle!), ma soprattutto, dopo aver financo sopportato (avverso mia moglie e i miei figli, mica qualche figurante di studio, con tutto il rispetto), azioni di carattere xenobo -eppero` in quell’occasione qualche Consigliere mi stette politicamente ed ufficialmente vicino, quindi ringrazio ancora di ciò- al punto in cui ci troviamo, quanto rimane del nostro Centrodestra (buon ultimo e dopo il sottoscritto!), finalmente batte, non per strada, bensì un colpo e parrebbe iniziare, una dovuta azione di critica, a questo decadentismo fioritesco.
E già, costoro, per altro, con tutte le loro variopinte -e disomogenee- componenti, condannano, inesorabilmente la stessa Catanzaro, tenendola quasi in ostaggio, proprio per il becero (il termine, è stato utilizzato sia da Fiorita, che da Fernandel in un film, di cui posso fornire il titolo), perciò stigmatizzo, con più forza e maggiore indignazione, siffatta e sterilmente effimera bramosia di poterucolo, con l’aggravante dell’infido narcisismo, con tanto di calze che ricordano il canto di un animale con la cresta, di buon mattino.
Difatti, tutti i fioriteschi delle varie liturgie da culturame -giammai cultura e meno di sempre politica (questi qui? Ma andassero a fare corsi di formazione o a ritornare sui banchi di scuola!)- per di più, con la complicità di un ‘rimorchio pesante’ -che pensate? battute fisiche? Nessuno, lo dica…semmai constato la ‘golden share, citata dai colleghi consiglieri di Centrodestra)- dicevo tutta questa ‘paccottiglia paramministrativa’ di un’insolita ‘non maggioranza’ in salsa di morzello (sempre più buono, ma il morzello), viene ad essere scodellata da una sorta di leviatano, con le fattezze di un incrocio ‘Fioritalericiano’.

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E sempre più disgraziatamente, questi qui, sbandano a più non posso, senza contare, i soliti venti matti e potenti, i quali spirerebbero (io direi suadenti, non essendo costoro, cioè Fiorita&co, grazie a Dio), proprio perché i ‘guai’, non verrebbero mai da soli e qualcosa mi dice che ve ne sono ben altri in arrivo: sul punto, difatti, riecheggiano parole criptiche, in un Consiglio Comunale di fine luglio (come se qualcuno possa essere criptico e al tempo stesso un comico, fisicamente simile ad Aldo Fabrizi).
Ordunque, a noi, e benvenuti Lega, Catanzaro Azzurra e Fratelli d’Italia, pur se due o tre cosine, ve le dovrei ricordare persino a voi, poiché sono stato io da solo, per primo, in modo costante e credibile (ma non me ne importa nulla, la gente di Bovalino come me e come tutti i miei compaesani, siamo così …pecchi` non d’avimu paura i nenti, figuramundi i chissi ca’), dicevo sono stato io da solo, a sollevare lecite e pubbliche obiezioni, finanche scrivendo alla Presidente del Consiglio e ai miei colleghi Responsabili Nazionali e Locali dell’alleanza tutta di Centrodestra.
Sorge una domanda? Voi dove eravate?
Per l’amor di Nostro Signore, poi, quando si cita il ‘Gattopardo’ (precisando che sarebbe meglio ricordarsi che la materia di specie, cioè la letteratura in questo caso, sarebbe d’uopo lasciarla a chi come me se ne intende un cincinin di più, non foss’altero perché -mi si perdonerà la battuta!- essendo stato scritto dal Principe Tomasi di Lampedusa, circa gli affari dei principi, ne rispondiamo tra di noi), perciò nel citarlo abbiate pazienza (e il famigerato Francesco il cui cognome e proprio Pazienza, c’entra come i cavoli a merenda, benché a me è persino simpatico), però e soprattutto, si citassero bene i dialoghi -pure in virtù di come in altri articoli ho riportato fedelmente, passi dettagliati di questa opera monumentale, messa in scena, in modo magistrale da Luchino Visconti di Mondragone e di cui fu addetto stampa, il mio amico Enrico Lucherini (se non sapete chi sono, esiste Wikipedia!)- ovvero, se non altro, si spererebbe di leggere cose consone, attinenti e con uno straccio di credibilità, principalmente, da chi si appropria di un’opera simile, senza capirla sino in fondo.
Mi spiego: la frase corretta è “Zione” -dice Tancredi di Falconeri, nel mentre sta per congedarsi con il Principe di Salina, essendo da lui andato per ‘annunciargli l’arruolamento nell’esercito Garbaldino- “… bisogna cambiare tutto per non cambiare niente”.
E comunque, questo non è proprio il caso, perché la città soffre e non possiamo non cambiare, bensì mutare e anche in fretta, senza più derogare oltremodo -ovviamente come Centrodestra unito, originale e classico- oppure non prendere legittime iniziative politiche,

chiaramente però, tenendo ben presente (con tanto di porta chiusa in faccia) che la componente lupiana (o talericiana, fate vobis), non dovrà partecipare ‘al nostro tavolo’, coerentemente a quanto ho scritto alla Presidente del Consiglio, dettagliando tutte le forze politiche, sempre del Centrodestra e con le quali ci ritroveremo la prossima settimana a Roma.
Quindi, che farete cari colleghi consiglieri della nostra alleanza? Spero, vivamente, che si possa prendere questo pubblico impegno, da parte di tutti quanti, posto che io così mi attestero` e anche da solo vado avanti, proprio per il bene della città, a cui già ribadisco, di essere pronto e disponibile a candidarmi per Il Consiglio Comunale (come fanno ovunque, molti Leaders nazionali, anche senza essere del luogo in questione), così vediamo chi ha i voti e chi fa le chiacchiere (poco importa se in boxer o bretelle, oppure nelle cene, per quanto riportato, dal Sindaco crotonese, Enzo Voce!).
E già, perché sia in loco e sia a Roma…”eppur si muove”, pensando soprattutto ai venti e a Cavour.
Meditate gente, meditate e in ogni modo, sono sempre pronto a ribattere (con dettagli e un pizzico di ‘arguzia’ democristiana), a qualsiasi improvviso voglia essere tanto sconsiderato, poiché le mie non sono verità, bensì la cronaca della verità stessa.

Vincenzo Speziali

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