Vincenzo Speziali, candidato di punta alle Europee nella Lista Stati Uniti d’Europa, in quota di Italia Viva (dove presto potrebbe assumere anche incarichi di rilievo nazionale) risponde ad alcune nostre domande. Vi proponiamo, di seguito, l’intervista a tutto campo.
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Mi scusi, è vera la vulgata che l’On.Galati -con cui lei aveva un buon rapporto- ha provato a contattarla dopo le sue uscite pubbliche, nelle quali stigmatizzava un di lui comportamento poco corretto, tanto percusare un eufemismo?
Non parlo di tradimenti e traditori. Chi manca di parola o ha comportamenti infingardi, è moralmente eccepibile e non credo possa essere tenuto in considerazione civile e politica. Tra l’altro non vedo quale affidabilità chiunque si comporti così possa pensare di ricevere dal corpo elettorale, soprattutto sulla scorta delle proprie reali ‘mire’. Nel caso di specie, Galati si candida dopo averlo detto a tutti tranne a me – che è bene ricordare, mi trovavo a rischiare la vita e a rappresentare una autorevole posizione politica a nome dell’Italia, in quel di Beirut, fino a nove giorni fa- e sempre Galati, scenderebbe in campo, ben sapendo di non ‘farcela’ ma per ottenere un posticino di Sottosegretario dopo queste consultazioni europee. Delle elezioni o di incarnare le giuste istanze del territorio, oppure più specificatamente dare voce e corpo al mandato elettorale e ai cittadini, per tanti, non solo lui per la verità, poco importa. Questa non è politica o senso del dovere, bensì solamente e desolantemente ‘calcolicchio personale’, quindi: ‘Fuori i mercanti dal tempio’.
Sembra che lei sia inferocito per un motivo di carattere umano non elettorale: è cosi?
Assolutamente si! Io i voti li ho, a fronte della raccolta di sano e lecito consenso e poi in virtù di una pubblica opinione e persino della conoscenza che le persone hanno del sottoscritto. Non sopporto mischiare politicamente e laicamente ‘il sacro con il profano’, ovvero la distinzione che ho ben illustrato in chiosa alla precedente domanda.
E se lei vincesse?
Vincerò comunque, poiché faccio parte di un grande progetto politico, che vede Mattteo Renzi leader e parliamo di un fuoriclasse, mica di tal Lupi Maurizio, il quale non è neanche esperto di Rolex.
In ogni modo, poiché non sarà Ursula von der Layen a guidare la Commissione Europea, bensì il mio amico Manfred Weber, attuale Presidente del PPE, uno come me, potrebbe rappresentare un’eccezionale opportunità per il nostro territorio, proprio per la facilità di rapporti, non solo con lui, ma con molti dei prossimi Commissari Europei. D’altronde si sa: ho più di qualche amico, sparso nel mondo, e metto al servizio disinteressato e appassionato, tutto me stesso, con annessa preparazione e dedizione, prorip in favore delle persone. Aveva ragione Moro: “Ogni persona è un universo”!
Lei parla di Weber, ma molti spingono per Draghi. Come la mettiamo?
Draghi è una risorsa e avrà il suon ruolo, ma sarà quello di Presidente del Consiglio Stabile, cioè l’attuale incarico che ricopre Charles Michel (ex Premier Belga). A capo della Commissione deve andare per forza una personalità espressione di qualche ‘cultura politica e partica’ europea. È dal Congresso di Bucatest del PPE che sto lavorando per Manfred e alla fine ci riusciremo.