Gio. Ago 15th, 2024

LETTERA APERTA AL SINDACO DI CATANZARO NICOLA FIORITA

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Nicola iniziare con il consueto caro -il quale è un aggettivo prodromico di comune utilizzo- nel caso di specie sarebbe un pleonasma inutile, ed anche mistificatore, pur se ciò mi fa soffrire. Parecchio, pure!

La verità è quella che ti ho sempre detto, nei nostri discorsi, allorquando ci vedevamo di mattina presto al Forno Costanzo, oppure parlavamo, sempre ad orari di inizio giornata, i quali dal noto giurista e altrettanto (credibile?) aspirante Statista, Raffaele Sero`, sarebbero definiti ‘da canto del gallo, dimenticando che quest’ultimo, così come il pollo -e nessuno creda che sia un riferimento a voi e ad altri, poiché ciò significherebbe una ‘coda di paglia’ piuttosto lunga- dicevo, entrambi, cioè gallo e pollo, finiscono per essere cucinati, prima o poi.

In questo, la cucina è politica, almeno perché sono io a farla, mentre dalle tue parti e fino a gran parte degli accoliti che ti circondano, sempre la politica, giorno dopo giorno, non è che sia assente -per essere così, difatti, dovrebbe aver avuto financo una marginalissima, piuttosto che ectoplasmatica presenza!- bensì costei non l’avete e non hai avuto mai la possibilità di praticarla ed incontrarla, se non dentro casa tua -e grazie a tuo padre, il quale ricordo con affetto e stima!- mentre per molti dei ‘tuoi nemmeno tale possibilità vi è stata.

Ovviamente, mi riferisco a tanti del tuo ‘cerchietto’ (e non pensare all’ironia su Donatella Rettore, perché non la sto menzionando, perciò solo chi la fa ricondurre a se stessa, ha un suo problema ‘ex tunc’, quindi non addebitabile al sottoscritto).

Ormai, è sotto gli occhi di tutti (persino un cieco, può accorgersene e condividere), quanto e come, la città, è in ginocchio, male amministrata, violata, denigrata, indifesa, ignorata e ciò capita, poiché è la guida -cioe` la tua persona e grandissima parte della tua Giunta – totalmente inadeguata; anzi, sarebbe il caso di dire, perché sei tu (e sempre la maggioranza di costoro con te!) a non sapere cosa fare, con chi fare e altro ancora!

Nico`, hai sbagliato, dal primo giorno, ed io ho avuto una pazienza infinita, illimitata, come non mai e come pochi. Conservo tracce ed evidenze di tanti professionisti seri, credibili, disinteressati (che sarebbero venuti pure gratis e tu lo sai!!!), i quali non saranno e non sono adusi a ‘tavanate’ (per non definirle fregnacce!), oppure ologrammi photoshoppsti (benché si ha un bel vedere quando si incrociano eventuali seni prosperosi: ma saranno naturali?) e la gente da me suggerita (parliamo di fior dei soliti fior di professionisti, pure di elevato livello e qualità), non persone da me proposte paragonabili a pseudo ‘prime donne’ che scimmiotterebbero Raffaella Carrà, la quale incedeva con lo stesso piglio e furore (beninteso, non la canzone), nei suoi spettacoli, uguali a quelli di qualcuno (o qualcuna!), che lo scorso 30 Agosto, alle h:10,30, circa, nel mentre mi trovavo con te ed assieme ad una nota personalità, fummo interrotti da gente che or ora ho descritto e all’epoca dei fatti -ricorderai benissimo!- io stesso le (o li?) rimisi a loro posto, in conseguenza di suddetta loro cattiva educazione ed improvvido comportamento. No, Nicola, è atto notorio, quondi persino a te, come le cose non le mando a dire, oltre a non tollerare mancanze di rispetto ed insolenze di vario tipo.

Ciò premesso, io non nascondo nulla e se schernisco, è solamente perché il sottoscritto è la politica e voi mi ricordate quanto bene e quanto giuste fossero le parole del Marchese del Grillo, nel mentre saliva la carrozza e irridendo gli astanti diceva: “io so io e voi nun siete…” …ecco se semo capiti, cioè alla romana.

Purtroppo, sei tu a non aver compreso, a non aver apprezzato, ma lo dico, assumendomi la colpa di ciò, perché sempre io, dovevo attestarmi su un principio sacrosanto e veritiero -tra l’altro financo ribadito in un altro e noto film, cioè ‘Quel che resta del giorno’ di James Ivory- ovvero “in politica, i dilettanti, fanno solo disastri”.

E già, perché io, ammorbato, da un sentimento amicale, condizionato oltremodo dalle parole lecite, affettuose, premurose, e però oltremodo illuse (in quanto essi stessi poi da te, successivamente, a loro volta illusi, ovviamente in modo parapolitico, non altro!), cioè parliamo di Franco Cimino e Jasmine Cristallo (per non menzionare i ragionamenti di te stesso o di te medesimo!), ho accettato, di sostenerti, ben sapendo lo sguarnitamente portato culturalpolitico, che ti trascinavi dietro e che pure tu personalmente rappresentavi.

Ho sperato, mi sono battuto, ho persino -sempre d’accordo e concordandolo assieme!- infilato in questa baraonda una persona perbene, qual è Antonello Talerico, pur riconoscendo al pari di come ha fatto Tallini, le sue criticità (con te mai nascoste e delle quali sorridevi, come da evidenze in mio possesso!) che però, non comprendo fino a che punto tu oggi gli sia sincero (basandomi sulla mia esperienza personale e su come ti sei rimodulato ai miei occhi.

No, Nicola, per quanto tu cerchi di farti passare per mite, tollerante, ed efficiente, sei, solamente -e con la morte nel cuore te lo dico- un cinico pataccaro della ‘non politica’ odierna: la mia delusione, la quale paleso a mezzo stampa, non è dovuta ad un risentimento personale -sai quante me ne importa? Non avere più rapporti amicali con te che ho riscontrato essere tale, non è una perdita- ma dico ciò che dico, con sincere scuse ad una città, per la quale intendo battermi, a fronte di tutto lo sconquasso che in appena 6 mesi scarsi, hai e avete fatto.

Io mi prendo le responsabilità, perciò farò ogni cosa che consente la politica -quella sana, quella proba, quella vera e che rappresento, in modo disinteressato, dal punto di vista personale- proprio o correggere questa anomalia ed impostura -discutibilmente pseudoamminnistrativa- la quale viene rappresentata da voi tutti e tu in primis se non altro benissimo, almeno in questo lo fate bene che però purtroppo è un aspetto deleterio, non encomiastico, quindi disdicevole, certamente non un valore.

Per la liquidità di cassa, hai chiesto anticipazioni con delibere e non sappiamo se il tutto ha avuto pregevole o lodevole beneficio (molto, però, hanno un’idea ben precisa, la quale è afferente alle ipotesi tra inutilità e negatività); si è inevasa la procedura per i ristori -attraverso il bando ministeriale- che avrebbe alleviato disagi di molte famiglie; glisson sui pontili; fiction sui ricorsi al TAR -per di più a fronte di annunci non conseguenziali, che comunque in politica non sono ammissibili- e persino Occhiuto ha avuto ennesimo gioco facile per sbertucciare te e la tua Giunta ‘hippy’; assenza totale nell’autorevole conduzione della rappresentanza di istanze ai tavoli in difesa della Città (che per altro ti avevo pure proposto di fare e ti avevo dato anche disponibilità disinteressata ad organizzare, sempre da evidenze in mio possesso!); c’è da continuare ancora?

Non credo, pur potendolo, in quanto sarebbe giusto ricordarti in ultimis, la eccepibile maniera (persino a fronte di testimoni) delle tue parole pre elettorali, con tanti, tantissimi, per i quali prima spendevi genuflessioni e poi fastidi o insolenze, quasi fossero degli astanti o dei questuanti alla stregua di “CAMBIAVENTI” qualunque, mentre di chi ti parlo, sono persone persone serie, che da una vita si confrontano con i problemi della cittadinanza e hanno un riscontro elettorale sano, generoso, spontaneo e ad ogni tornata, ribadito.

Nico`, tu e i tuoi presunti Golden Boys e Golden Girls, alla prossima occasione di voto, raccoglierete pomodori, in luogo ad uova marce, anzi se tanto mi da tanto, basta fare un calcolo veloce anziché no, partendo dalla ‘trombatura’ (chiedo scusa per il termine equivoco, ma parliamo di politica e così si dice pure) della Iemma Giusi la quale non è stata votata alla Camera, nonostante l’amletico dubbio se si scrive con la i o la y, oppure riconsiderando la tua stessa ‘Caporetto’ alla Provincia (benché tu, da me, avvisato per tempo e come al solito!) e per di più entrambe le occasioni si sono presentate a nemmeno tre mesi dalla tua elezione e a circa due mesi o poco più del vostro insediamento.

Ormai non si tratta più, di varcare il Rubicone, poiché sarebbe più appropriato dire di saltare oltre una pozzanghera, quindi, dovrà principalmente prendere serie, legali, ufficiali e lecite iniziative, persino l’opposizione maggioritaria in Consiglio Comunale, in quanto se a giorni -al netto delle note di proteste di qualche Ambasciata straniera- dovesse uscire, financo un sondaggio catastrofico, circa il gradimento in capo alla tua persona e alla Giunta che guidi (salvando, solamente, la Giordano e Casalinuovo), sarebbe l’ennesimo stigma, che suggellerebbe, la delegittimazione popolare verso te e coloro i quali con te sono, perché assieme, ricordate gli ultimi giorni di Hitler e dei suoi residui facinorosi, asserragliati nel Bunker di una Berlino devastata.

No, Nicola, il Palazzo dedicato a ‘de Nobili’ (ovvero la sede del Comune), ma soprattutto Catanzaro, non sono ciò e comunque non meritano di essere mal ridotte a tanto, ma per evitarlo, con ogni mezzo consentito dalla legge, dalla politica e dal buon senso, vi avversero`, alla luce del sole, con tutte le mie forze.

Le quali, notoriamente, sono molte, infinite e -sai? La vanità esiste, la mia, poi, è persino credibilmente strutturata- quindi, sempre le mie forze, sono eterne.

Nicola, rimane solo una strada: dimissioni subito e perciò, altrettanto subito, ritorno al voto. Sempre che a te e ai ‘tuoi’, interessi Catanzaro, cioè il suo avvenire e il suo giusto interesse pubblico. Veramente!

P.S.: auspicando che sia tu a rispondere e non ‘paramanutengoli’, ovviamente ‘pseudopolitici’, ricordo e premetto -tanto per non dovervi dire che io non avessi, persino in tale occasione preavvisato- che le mie composite, compendiate e dettagliate controrepliche, sono già pronte, ed in più con le allegate evidenze di quanto scritto e detto.

Vincenzo Speziali

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