Mar. Lug 16th, 2024

E allora, come va questa coda di campagna elettorale?
R:Bene! Siamo alle prese con la lecita e legale forma di raccolta del libero consenso e a dir la verità mi sento sollevato. Vuole sapere o conoscere il perché?

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Si…me lo dica lei…
R:Al solito avevano ragione mia moglie, mio padre, mia madre, Arnaldo Forlani (Dio solo sa quanto mi manca!), oltre ai miei amici di infanzia, incominciando dai miei due compagni di banco (che sono i miei migliori amici), oppure gli altri tutti, i quali in questa epoca triste, decadendente, insulsa, infigarda, inacculturata, ascara e melmosa, si ‘approfittano’ di me, della mia passionalità disinteressata, del mio essere ‘romantico’ (difatti, per quanto mi riguarda, la parola data, ha un valore, poiché sono di Bovalino e quando lo ripeto, più di qualcuno, calunniosamente, vuole fraintendere, mentre noi siamo persone perbene), perciò, nonostante mille e mille ‘tentativi’, ho compreso che suddetta nostra epoca,non è la mia. Semmai è degli ‘scarti morali e politicumenologici’, quindi il sottoscritto risulta paria, sconfitto (ma solo apparentemente e momentaneamente), senza null’altro aggiungere, poiché sono immune e dileggero` -sputtanando ‘presunti fenomeni nostrani’- in giro per il mondo è con chi cinta. Conviene mettersi contro di me? No! Tra l’altro e lo ripeto, questo è il momento della ‘bassa’, ed io non voglio né intendo metaformizzarmi in un ‘incattivito’ a vita, sol perché -come scrisse Dostoevskij- “nei momenti di transizione (quali quelli che viviamo oggi) sono i mediocri e le canaglie, ad avere la meglio”.

Noto Amarezza nelle sue parole. È così?
R: No, perché è una presa d’atto: semmai ha ragione un galantuomo come lo è il mio amico On. Presidente Domenico Tallini -martire di un prepotere invadente, insulso e azzardatamente coercitivo, quale sarebbe incarnato da certuni ‘magistraturicoli’- allorquando, egli stesso mi dice “Sei ingenuo. Hai preparazione e conosci la politica, rimanendo leale e perbene”. Lo ringrazio, poiché è tra quelli a cui voglio più bene e di cui ho stima. Ha ‘difeso’ la politica’ (onesta e ‘alta’) a/di/e in Catanzaro, nonostante chi come qualcun altro mi ha chiesto ‘aiuto’ per una sua attività imprenditoriale (a favore del figlio e su cui non ho ‘eccepito’), nel mentre in passato sia stato Sindaco, ed oggi si ritrova in ‘mano’ a ‘bretellari apolitici’, dediti a stucchevole, impreparato, insolente e insulso, ‘trasformismo’ d’accatto.

Questo è il suo solito veleno a fronte di tradimenti o di ciò che considera tali. Giusto?
R: Quelli che considero come li ha definiti lei, sono sotto gli occhi di tutti. Vengo dalla mia famiglia e mia moglie mi ha dato tre figli di cui sono orgoglioso, innamorato e ben altro ancora. Le confesso una cosa, ovvero mai mi sono sentito inferiore a chiunque, ma innanzi a Cristina, Georges ed Elena (sarebbero i miei figli) e a mia moglie, io -Vincenzo Speziali di Bovalino- sono un microbo e null’altro. Tante volte mi chiedo se sono ‘degno’ di loro, epperò per avere risposte, torno sempre alle e dalle mie ‘radici’, cioè a Bovalino, laddove incontro e mi confronto con ‘il sogno e il paradiso’.

Lei parla sempre di Bovalino: è ancestrale, oppure un ‘comodo rifugio’?
R:È la mia vita, rappresenta le mie radici. Quando sono stato l’ultima volta con la Sen.ce Sandra Mastella (che mi ha cresciuto, parimenti all’affetto di una madre), camminavamo per le strade di questo mio ‘mondo antico’ ed ero felice, ero me stesso, insomma ero ‘io’! Bovalino, sempre e per sempre Bovalino, laddove è ‘casa’, l’unica casa vera, cioè la mia. L’ho detto, financo al Principe (oggi ‘re’) Emanuele Filiberto di Savoia (un vero, adamantino e indomito amico). Bovalino, per me -e lo riconoscono moglie e figli- è tutto, senza null’altro aggiungere. Anche i miei amici di infanzia -made in Catanzaro- lo sanno. A proposito, sapesse lei quanto ho sofferto per lo ‘scontro politico’ con Fiorita. Nicola è ‘parte dei miei affetti’.

Ma lei è felice?
R: Lo sono…eccome se lo sono! Innanzitutto, a seguito di sventatate ‘farloccherie e malefiche accuse’, le quali mi hanno ‘toccato’ la famiglia, cioè mia moglie e i miei figli e che hanno, ingiustamente sofferto. Chi era che mi accusava? Facciamo ‘analisi e storiche ricerche’ di chi miserevolmente miserabile -patti chiari: per quanto si ‘sussurra’- dalla costui genia sociale e ‘pubblicamente ufficiale discenderebbe’. Ci si rivedrà in Tribunale a Beirut? Io sarò presente, d’altronde, sulla scorta del Trattato Bilaterale Italo/Libanese, sono riconosciuto “innocente, testimone e parte lesa”, altri…qualora la finissero di ‘accampare’ (apparentemente, sterili, speciose e capziose ‘excusatio manifesta et improvvisatio -uti singulis?- immunatio), avessero il coraggio di presentarsi -onde evitare la ‘declaratio’ di contumacia (sarebbe latitanza, per di più notificata da Interpol), pur sapendo che io sono io e gli altri…’robetta da poco’, ovviamente moralistica e non solo. Non ho paura di nessuno, anzi non conosco la paura, avendolo dimostrato sotto i bombardamenti. E si badi bene, ero senza scorta. Anche questo significa essere ‘uomini’, oppure ‘di Bovalino’.

Ripensando alle sue parole, avverto amarezza. È cosi?
R: No! L’ho già detto, semmai è disincanto. Ribadisco questo non è il ‘mio tempo’, eppure, siccome sono sincero, dico la verità, sono migliore e più preparato di molte ‘controfiguranti mistificatori’ attuali e ho plurimi rapporti internazionali (con gente che conta, mica ‘paperine’ abbigliate con ‘vestitini di filanca color pastello che danno sul verde pisello’. O mi si chiede scusa o mi si riconosce giusto e doveroso ruolo (pure in virtù di quanto ‘consegnerò’ elettoralmente), oppure allorquando torno tra dieci giorni a Beirut, rassegnaro(con evidenza!!!) mancanze di parole, insolenze ingiustificate, sempre al netto della verità, nonché di una 'superiorità manifesta in merito ad una democristianita conclamata’. Intanto, votiamo Sandra Mastella e Matteo Renzi (costui, se non ci fossimo.io, i Mastella e i Greco, che siamo ‘assieme’, non lo voterebbe nessuno), pur se Renzi dovrà pur dare ‘dignità’ ai territori, con classe dirigente credibile, senza farsi rappresentare da ‘paradirigenti apicalmente locali’, i quali non sono votati -fossero uomini o (presunte?) donne- neanche dai portatori di cataratta. Poi, sotto l’aspetto elettorale o dei contenuti in combinato disposto, non ne parliamo neanche e nemmeno pure.

Un’ultima domanda: si candida ancora a Sindaco di Bovalino?
R: Si, più di prima, poiché è un atto di amore, di coerenza e di lealtà verso la mia gente. Qui non vi saranno scherzi -semmai li faccio io!- e poi desidero solamente dare dignità al mio paese, ingiustamente calunniato da una cattiva e strumentale stampa dei ‘professionisti del becero moralismo’ . Cosa dire? ‘Simu comu simu…pecchi` simu i Bovalinu’! Che onore, quanto orgoglio essere parte di succitato luogo, con vanto, decoro e dignità. E d’altronde si sa, io ho tutto ciò dentro di me, differentemente da tanti altri, anzi, sempre più, con il passare del tempo, mi ritrovo a ricordarmi infante, nel mentre giocavo nelle strade della mia Bovalino, la quale ieri, oggi e domani, sarà sempre non solamente nel mio cuore, bensì e soprattutto il medesimo.

Print Friendly, PDF & Email