Mer. Set 18th, 2024

Il Consigliere De Marco chiede un intervento deciso per regolamentare gli impianti sportivi disponibili

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Con l’avvio dei campionati di calcio alle porte, lo stadio comunale “Santoro” rimane ancora chiuso alle attività agonistiche, evidenziando una preoccupante impreparazione della città nell’accogliere le manifestazioni sportive. A sottolineare la situazione è il consigliere di Forza Italia, Domenico De Marco, che critica il ritardo dell’amministrazione comunale nel risolvere i problemi legati all’impiantistica sportiva. Le risposte della sindaca Giusy Caminiti e del delegato allo sport Giuseppe Cotroneo sono state finora “senza concreto riscontro,” secondo De Marco, che lamenta continui rinvii e mancanza di soluzioni.

Anche quest’anno, lo stadio non sarà disponibile per ospitare partite ufficiali. De Marco esprime rammarico per il fatto che, mentre altri comuni della Città Metropolitana hanno lavorato per aprire nuovi impianti sportivi o mettere in sicurezza quelli esistenti, la città non sia riuscita a fare altrettanto. L’impianto sarà accessibile solo per gli allenamenti, limitando l’uso per cittadini, sportivi e bambini. Sebbene sia positivo che altre associazioni sportive non appartenenti al territorio villese abbiano richiesto l’uso dello stadio per allenamenti settimanali, questo sottolinea ulteriormente le potenzialità non sfruttate dell’impianto.

Il consigliere De Marco teme che questa situazione possa danneggiare le associazioni sportive locali, che potrebbero vedere ridotte le loro ore di utilizzo a favore di gruppi esterni al territorio. “È fondamentale regolamentare al meglio l’uso dei pochi spazi disponibili, riconoscendo la corretta preferenza alle associazioni del territorio, come avviene in tutti i comuni d’Italia,” afferma.

De Marco rinnova quindi la richiesta all’amministrazione di accelerare tutti i processi burocratici e amministrativi che stanno ostacolando l’utilizzo agonistico del “Santoro.” Solo così si potrà consentire alle numerose associazioni locali di riprendere le proprie attività all’interno del loro comune, evitando la necessità di cercare strutture alternative nei comuni limitrofi.