Il prefetto di Reggio ha notificato il provvedimento al primo cittadino. Eletto solo tre giorni fa. Era stato condannato per abuso d’ufficio. Si apre un’altra stagione di incertezza per la cittadina dello Stretto
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Votato, proclamato, sospeso. Villa San Giovanni, a poche ore dalla chiusura dei seggi e dopo diversi mesi di commissariamento, è ancora senza un sindaco. Il prefetto di Reggio Calabria questa mattina ha notificato il provvedimento di sospensione a carico del neo primo cittadino Giovanni Siclari, uscito vincitore dalle elezioni di domenica scorsa con il 33% delle preferenze (2.470 voti). Nemmeno il tempo di gioire che Siclari si ritrova già fuori dal Comune. “Colpa” della legge Severino, che dispone la sospensione per gli amministratori pubblici coinvolti in vicende giudiziarie. È proprio il caso del nuovo sindaco, che lo scorso 10 novembre – assieme a tutti gli altri componenti dell’ex giunta La Valle – è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio.
LA SOSPENSIONE Il prefetto Michele di Bari non ha perso tempo e questa mattina ha notificato il provvedimento che certo non ha colto di sorpresa nessuno. Lo stesso Siclari, subito dopo la proclamazione, aveva nominato in tutta fretta il vicesindaco, Maria Grazia Richichi, che ora, con tutta probabilità, assumerà l’incarico di primo cittadino facente funzione. Toccherà a lei, dunque, completare la squadra di governo con la scelta degli altri assessori. Resta il nodo politico di una cittadina che si ritrova, dopo lo scioglimento del consiglio comunale dello scorso anno, ancora una volta senza la guida di un sindaco democraticamente eletto. I villesi sapevano della spada di Damocle che pendeva sulla testa di Siclari, ma hanno comunque deciso di dargli fiducia e voti.
I DUBBI Ma in molti, soprattutto gli esponenti dell’opposizione, avanzano già i primi dubbi circa la regolarità del passaggio di consegne tra Siclari e Richichi. La tesi più in voga è quella secondo cui il sindaco, già sospeso dal novembre 2016, non avrebbe in ogni caso potuto procedere con la nomina del vicesindaco e quindi del suo “successore”. Fonti della Prefettura di Reggio, contattate dal Corriere della Calabria, sembrano però confermare la legittimità della procedura, dato che la sospensione di Siclari sarebbe di fatto decaduta al momento stesso dello scioglimento del consiglio comunale, avvenuto nel dicembre 2016. La tesi, insomma, è che la nuova sospensione di Siclari sia effettiva a partire dalla notifica della Prefettura, cioè da oggi.
LA CONDANNA Siclari era stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione dal Tribunale di Reggio assieme agli altri componenti della ex giunta La Valle, in carica fino al 2015. La maggior parte di loro, tra cui lo stesso Siclari, erano poi stati rinominati assessori nell’esecutivo guidato dal sindaco Antonio Messina, anche lui sospeso nell’ambito della stessa vicenda. Con la sentenza di condanna, il giudice Natina Pratticò aveva riconosciuto le responsabilità della giunta La Valle in merito alla irregolare gestione di uno stabilimento balneare che sorgeva su un terreno demaniale.
Adesso per Villa San Giovanni, a poche ore dalla chiusura dei seggi, si apre un nuovo periodo di incertezza e di instabilità politica, ampiamente previsto e, evidentemente, accettato dalla maggioranza relativa degli elettori.