Il ministro dell’Interno risponde a una domanda sulle polemiche sorte attorno al caso Lucano e al post con cui ha diffuso la “versione” di Pietro Zucco
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«Faremo verifiche sempre più attente». Così il ministro dell’Interno si giustifica per aver condiviso sui social network il video in cui un pregiudicato ed ex amministratore locale di Riace, Pietro Zucco, attaccava il sindaco di Riace Mimmo Lucano. Quest’ultimo è finito ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e qualche giorno dopo l’arresto, proprio mentre a Riace sfilavano migliaia di persone a sostegno di Lucano, Salvini ha postato sui suoi profili social un video del 2016 in cui Zucco lanciava forti critiche al “modello Riace” e al sindaco simbolo dell’accoglienza. Successivamente è emerso che luomo che il titolare del Viminale ha usato come “fonte” fosse stato in passato coinvolto in alcune inchieste della magistratura e che fosse stato condannato in via definitiva per trasferimento fraudolento di valori. E oggi alla domanda di un cronista a margine del G6 di Lione Salvini ha risposto così: «Sì, quel post l’ho preso da un importante organo di informazione italiano… quindi, faremo verifiche sempre più attente». In realtà, però, il video è ancora visibile sui profili social del ministro dell’Interno e non sembra ci sia alcun riferimento a nessuna «importante» testata giornalistica nazionale.