Lun. Nov 18th, 2024

Il geologo dovrebbeconvergere sull’ex pm. Cosa faranno i partiti?

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L’ultimo faccia a faccia è in programma per questa mattina e dovrebbe servire a definire gli ultimi dettagli. Ma tutto lascia presagire una chiusura positiva della trattativa. Poi, nel pomeriggio, a Cosenza, in conferenza stampa, Luigi de Magistris e Carlo Tansi dovrebbero ufficializzare l’accordo in vista delle elezioni regionali in programma il prossimo 11 aprile. L’intesa, tranne stravolgimenti dell’ultima ora, si materializzerà attorno al sostegno che Tansi e le sue liste assicureranno alla candidatura a governatore dell’ex pm di Catanzaro. Al geologo, leader di “Tesoro Calabria”, verrebbe comunque riservato un ruolo di primo piano nel polo civico che sta prendendo forma. Tansi, infatti, sarebbe chiamato comunque a capitanare una delle liste della coalizione con l’obiettivo di capitalizzare così il consenso maturato nel corso degli ultimi anni.

Consumato (o, almeno, così sembra) il passaggio più delicato, resta adesso da costruire il resto. La coalizione sarà aperta ad altre forze civiche, più difficilmente ai partiti tradizionali. Resta da decifrare l’atteggiamento che assumerà il Movimento 5 Stelle, ancora sospeso tra la volontà della base – propensa a un accordo con il fronte de Magistris-Tansi – e le ragioni della realpolitik: da Roma, in nome della necessità di rafforzare l’asse con il Pd, potrebbe arrivare l’indicazione a restare accanto ai dem.

In tali condizioni, gli spazi d’azione per il centrosinistra classico rischiano di restringersi. Ecco perché diventa necessario, per il Pd calabrese, accelerare. L’impasse che ormai dura da settimane rischia di slabbrare ulteriormente uno schieramento al cui interno convivono forze fortemente attratte dal progetto civico guidato dall’attuale sindaco di Napoli. E anche se il commissario dei dem, Stefano Graziano, predica calma, rivendicando l’opportunità di puntare su una candidatura espressione del territorio (ergo: un calabrese), appare evidente come la strategia dilatoria stia irritando alleati come i bersaniani di Articolo 1 o i renziani di Italia viva. Una spinta a fare presto, una volta chiusa la partita relativa alla definizione del governo Draghi, potrebbe arrivare dal Nazareno. Nel quartier generale del Pd c’è la consapevolezza dell’importanza della partita calabrese. Graziano, almeno per il momento, gioca a carte coperte ma potrebbe da un momento all’altro proporre al tavolo del centrosinistra il nome del candidato dem: l’opzione numero uno è sempre quella che conduce all’attuale consigliere regionale Nicola Irto.

an.ri.

SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO