Mar. Lug 16th, 2024

Anche l’associazione “Gli amici del Lupo” scende in campo per sostenere la battaglia a favore della viabilità metropolitana che in questi ultimi giorni – anche in virtu’ del meteo non particolarmente favorevole – ha accentuato le purtroppo già note criticità, specie nelle aree periferiche della provincia, rivelando una scarsa attenzione a quei territori al di fuori dell’orbita della città di Reggio Calabria. I due enti guidati, entrambi, dal sindaco Giuseppe Falcomatà sembrano contendersi malvolentieri una sorta di “doppiopesismo” nella gestione amministrativa che esaspera, però, gli animi dei cittadini dell’intera area metropolitana facendoli sbottare in un corale «siamo abbandonati da tutti». «Sono ormai passati due lunghi anni dalla nascita della sognata Città Metropolitana di Reggio Calabria. Era il gennaio del 2016, quando fu costituita, con la speranza per tutti noi che finalmente le cose potessero cambiare. “Avremo più risorse e più autonomia” ci dicevano “potremo finalmente gestire più fondi per viabilità e sicurezza stradale” ma ad oggi le cose sono solo peggiorate.Un enteastratto, dove non si sa a chi rivolgersi, ed un Sindaco che forse non ha ancora capito che lui deve occuparsi dei problemi di tutti i cittadini dell’Intera Città Metropolitana e non solo della Città di Reggio Calabria» denuncia rabbiosamente Letterio De Domenico, presidente dell’associazione. Una presa di posizione che fa il paio con quelle di decine di sindaci dell’area ex provinciale costretti a rapportarsi con una entità indefinita che sembra lontana dalle concrete esigenze dei cittadini che la abitano ma che vivono, ogni giorno e loro mal grado, un disagio in più, cristallizzato in questa occasione in un mini-reportage fotografico che ne attesta la realtà. «Il territorio è praticamente abbandonato, le strade non esistono, ed il problema non è solo rompere la macchina, ma rischiare la vita ogni giorno per cercare di evitare delle buche o degli alberi che troviamo al centro di strade di grande comunicazione» prosegue De Domenico che si interroga anche su «come vengono gestite queste risorse finanziarie di cui la Città Metropolitana dispone?» senza contare i tanti incidenti giornalieri di cui si è costretti a tenere una non voluta contabilità. Un passaggio obbligato, poi,viene dedicato all’abolizione dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale organismo che permetteva l’incontro tra «istituzioni ed associazioni sulla questione strade, sulle priorità degli interventi da fare,e soprattutto anche su iniziative per la sensibilizzazione sulla sicurezza stradale rivolta ai ragazzi». Zero incontri con il sindaco metropolitano per discutere della questione nonostante le numerose richieste inoltrate con un appello, odierno, a sedersi allo stesso tavolo per «cercare di creare un normale e costruttivo rapporto di collaborazione» ma anche e soprattutto per  ridare vita all’osservatorio Metropolitano sulla sicurezza stradale «dove tecnici, amministratori e mondo delle associazioni si possano incontrare“per promuovere e curare gli interessi e lo sviluppo sostenibile, del territorio” come previsto dallo statuto» conclude De Domenico.

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