Sul banco degli imputati è già finita da tempo la Città metropolitana di Reggio Calabria, in particolare per quelle competenze che un tempo svolgeva a pieno la passata provincia. Prerogative come l’edilizia scolastica e soprattutto la viabilità sono diventati il tallone d’Achille del nuovo ente intermedio. Sarà per la sua eterogeneità del territorio reggino, troppo diverso e grande, le città metropolitane nascono per essere funzionali alle grandi metropoli come Roma, Milano, Torino, quindi con una certa uniformità territoriale; sarà anche che il sindaco della Città metropolitana, che è sindaco di Reggio, e già troppo impegnato per le problematiche della sua città; sta di fatto che il risultato non è dei migliori. Il nuovo ente voluto dall’ex ministro Delrio stenta a trovare una sua funzionalità a risolvere i problemi del territorio. Le strade Sp, ad esempio, continuano ad essere un colabrodo e quando arrivano le emergenze nubifragi, come nei giorni scorsi, non sempre gli uffici preposti dell’ente, che ha sede a Palazzo Alvaro, intervengono con solerzia ed efficacia come è accaduto nell’entroterra della Piana di Gioia Tauro. Il consigliere metropolitano, Giuseppe Zampogna, nonché sindaco di Scido, quindi interessato direttamente perché toccato quotidianamente dalla questione, pone l’accento sullo spinoso argomento.
Continua....
L’INTERVISTA ALL’INTERNO DEL TGNEWS
redazione@telemia.it