La riforma passa con 23 voti favorevoli. Vota contro il gruppo del Pd. Il governatore aveva posto la fiducia sulla questione
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Prende vita il nuovo Consorzio di bonifica e si scongiurano così le dimissioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che aveva annunciato che se la riforma non fosse passata, avrebbe abbandonato la sua postazione alla guida della Regione. Il Consiglio regionale nella riunione di oggi ha infatti approvato con 23 voti favorevoli una nuova riforma strutturale degli enti, che disciplina il nuovo assetto del sistema dei consorzi legati al settore agricolo. La votazione in Aula del Consiglio del disegno di legge, proposto dal governatore Roberto Occhiuto, è stata caratterizzata dalla questione di fiducia posta per ricevere un mandato chiaro dalla maggioranza di centrodestra. Hanno votato contro il gruppo del Pd, il M5s, DeMa e Liberamente democratici.
Il nuovo consorzio di bonifica
Con la nuova legge regionale, si passa dagli attuali 11 Consorzi, come disciplinati dalla vigente legge regionale n. 11/2003, ad un unico soggetto, articolato in 11 comprensori di bonifica, corrispondenti degli attuali consorzi che vengono contestualmente soppressi e messi in liquidazione. L’istituzione di un solo Consorzio consentirà di: accentrare servizi attualmente attivati in ogni consorzio (progettazione, emissioni ruoli, affari legali, etc.); il riequilibrio nella distribuzione del personale di campagna; rendere unitaria la gestione delle risorse idriche nei comprensori di bonifica, con maggiori possibilità di scambio delle risorse disponibili tra bacini ricadenti nello stesso comprensorio e con maggiore possibilità di affrontare le emergenze quali le frequenti siccità; perseguire l’obiettivo dell’autosufficienza economica del Consorzio unico, con la riduzione e riqualificazione dell’intervento pubblico regionale in direzione. Gli organi del nuovo Consorzio di bonifica calabrese sono: il Consiglio del delegati, l’Ufficio di presidenza, il revisore dei conti.
Il Pd dice no
Il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha votato no alla riforma dei Consorzi di bonifica imposta da Roberto Occhiuto con una evidente forzatura determinata dall’apposizione della questione di fiducia. “Con questa scelta – ha spiegato il capogruppo Mimmo Bevacqua nel corso del suo intervento a nome dei consiglieri dem – ha determinato suo de profundis del ruolo del Consiglio. Porre la fiducia su una materia come quella dei consorzi che difficilmente potrebbe essere inquadrata tra le materie di interesse diffuso per la collettività, vuol dire far diventare il meccanismo una regola da utilizzare per qualsiasi materia e non un istituto straordinario ed eccezionale. È questo l’aspetto più grave e sconcertante della giornata odierna: silenziare il dissenso, cancellare il dibattito significa piegare l’istituzione democratica al volere dell’uomo solo al comando. E in tale contesto – ha proseguito Bevacqua – al di là della sua irricevibilità nella forma, la proposta di riforma sui Consorzi presenta dubbi, perplessità e criticità nel merito. È nel merito che, da settimane, si è aperto un dibattito con posizioni chiare e nette. Anche noi diciamo basta a Consorzi mal gestiti, ma da 4 anni chi c’è alla guida del governo di questo settore? Cosa è stato fatto in termini di programmazione e controllo per dare risposte a chi chiedeva supporto e sostegno?”.
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