Mar. Lug 16th, 2024

L’Italia è una Repubblica parlamentare e il centrodestra che ha vinto le elezioni politiche avrà una maggioranza in entrambe le Camere. La prossima mossa toccherà al presidente della Repubblica che, una volta insediato il nuovo Parlamento, darà l’incarico di governo. Le urne hanno dato una direzione chiara e precisa: il prossimo presidente del Consiglio sarà Giorgia Meloni, prima donna premier nella storia d’Italia. Difficile pensare ad altre ipotesi. La leader di Fratelli d’Italia è pronta a passare dai banchi dell’opposizione alle stanze di Palazzo Chigi e una volta che il presidente della Repubblica darà l’incarico di costituire il governo toccherà a lei proporre una lista di ministri che Mattarella dovrà approvare. Così dice la Costituzione, così si è sempre fatto.

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Wanda Ferro ministro del Sud?

La festa è già finita perché il giorno dopo il trionfo, Giorgia Meloni e i suoi alleati sono a lavoro. Impazza il toto-ministri e nel lungo elenco spunta anche quello della calabrese di Catanzaro Wanda Ferro. Diversi rumors la danno come possibile ministro per il Sud un ruolo delicato che nell’ultima legislatura è stato ricoperto dall’ex forzista Mara Carfagna. Anche per lei è arrivato il momento del grande salto: da segretario della Commissione parlamentare antimafia e vice capogruppo di Fdi alla Camera dei Deputati ad un incarico governativo. L’ipotesi è tutt’altro che campata in aria anche perché Wanda Ferro è considerata una “fedelissima” di Giorgia Meloni, sempre a destra dove ha militato fin dalle sue origini con coerenza e senza sbandamenti. I più informati dicono che se non sarà ministro avrà comunque un ruolo importante nella nuovo esecutivo di centrodestra magari con una delega pesante da sottosegretario.

Il toto-ministri

La lista dei papabili ministri è molto lunga ma già nelle prossime ore subirà una primissima sforbiciata perché non tutti i nomi sul tavolo sono graditi al presidente della Repubblica e poi vanno incastonati i “desiderata” di Fratelli d’Italia con quelli degli altri alleati, Lega e Forza Italia in testa. Si parla di Guido Crosetto come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, di Ignazio Larussa alla Difesa, di uno tra l’ex magistrato Carlo Nordio e l’avvocato Giulia Bongiorno alla Giustizia ma anche di Marcello Pera ai rapporti con il Parlamento e Raffaele Fitto a quelli con l’Europa. Politici ma anche tecnici come Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce, in pole per il ministero dell’Economia (favorito su Giulio Tremonti) oppure l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata agli Esteri a cui potrebbe tuttavia ambire Antonio Tajani, già presidente del Parlamento europeo. Per il ministero dell’Interno si tende ad escludere il ritorno di Matteo Salvini. Al Viminale potrebbe invece andare il già capo di gabinetto Matteo Piantedosi, attuale prefetto di Roma.

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