PALMI – L’aria a Varia è carica di tensione. L’ultima seduta del consiglio comunale ha visto volare scintille tra i membri dell’opposizione e i consiglieri fiduciari del sindaco, in particolare riguardo ai dati contabili del 2023 affidati a Gagliostro e Palmisano. L’opposizione, capitanata da Rannuccio, ha sollevato una serie di preoccupazioni riguardo alla mancanza di trasparenza e alla gestione delle finanze da parte della Fondazione Varia, un ente legato strettamente alle attività del Comune ma il cui bilancio sembra avvolto nel mistero.
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Durante l’acceso dibattito, l’opposizione ha interrogato con insistenza sull’uso dei fondi della Fondazione, chiedendo chiarimenti dettagliati su ogni voce di spesa. “Perché questi misteri? Cosa si sta cercando di nascondere dietro le attività della Fondazione?”, ha dichiarato Rannuccio, mettendo in dubbio la legittimità delle operazioni finanziarie e la chiarezza delle registrazioni contabili.
La tensione è salita quando è stato evidenziato che non tutte le spese sono state dettagliate adeguatamente, un’accusa che i consiglieri Gagliostro e Palmisano hanno tentato di placare assicurando che tutte le operazioni sono state condotte nel rispetto delle normative vigenti. Tuttavia, l’assenza di un report chiaro e dettagliato ha alimentato ulteriori dubbi e sospetti, rendendo la sessione particolarmente tesa.
In risposta alle accuse, il sindaco ha proposto una sessione straordinaria per rivedere i documenti contestati e ha invitato i revisori esterni a partecipare alla discussione per garantire una maggiore obiettività nella valutazione delle finanze. Questa mossa è stata vista da alcuni come un tentativo di pacificazione, ma per altri è solo una manovra per guadagnare tempo.
La situazione a Varia rimane incandescente, con l’opposizione che promette di continuare a vigilare stretto sulle operazioni finanziarie del Comune e della sua Fondazione, chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità. Gli occhi dei cittadini sono puntati sul prossimo incontro, sperando che porti luce su questioni che rimangono, per ora, avvolte dall’ombra.
