Chiamata attiva ha funzionato poco.Finora immunizzati 38 milioni
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di Raffaella Silvestro
Per l’ obbligo vaccinale, vanno superate problematiche politiche ed operative. In Parlamento
probabilmente non ci sarebbero i numeri per approvarlo e bisogna
ragionare sulle sanzioni per chi non adempie all’obbligo”: a
fare il punto è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione
Gimbe, alla trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano
Campus.
Sull'obbligo, la prima problematica è politica, ragiona
Cartabellotta, “perché a mio avviso oggi i numeri in Parlamento
non ci sarebbero per farlo passare. Immaginare in questo momento
un obbligo di popolazione è molto difficile, perché bisogna
definire la contropartita e capire quali sono le conseguenze per
chi non vi adempie”. Quella che oggi è la libertà individuale di
non vaccinarsi, aggiunge, “quando si somma, finisce per limitare
le libertà altrui, con i cambiamenti di fascia di rischio delle
Regioni, ma anche per occupare posti letto ospedalieri.
Cerchiamo di ragionare in un’ottica di responsabilità civile,
come ha detto il presidente della Repubblica Mattarella”.
Cartabellotta rileva anche come la chiamata attiva (fatta dopo
la prenotazione volontaria) abbia funzionato poco perché “fatta
in maniera frammentata, ostacolata anche da problemi di privacy
a mio avviso inesistenti: il medico di famiglia non riesce a
risalire dagli archivi ai pazienti non vaccinati”.
Ad oggi “oltre 38 milioni di persone hanno completato il
ciclo vaccinale e poco più di 4.6 milioni hanno fatto una sola
dose – rileva Cartabellotta -. Il dato è sicuramente positivo,
tenendo conto anche che ad agosto c’è stata una flessione
importante per varie ragioni. Ci sono però più di 16 milioni
senza neanche una dose, dai quali bisogna sottrarre i 5 milioni
di bambini da zero a 11 anni”. Da un punto di vista
epidemiologico, quando c’è una fetta di popolazione che non può
essere vaccinata, conclude l’esperto, “non si può utilizzare il
termine di immunità di popolazione perché la fascia di non
vaccinabile è una sacca di circolazione virale”.