Dom. Set 1st, 2024

Dal vangelo secondo Giovanni

Continua dopo la pubblicità...


paliodelciuccio
CAMPAGNA-ANTINCENDIO-2024_6x3mt-4_page-0001
futura
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Gv 8,1-11

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore !

Il commento al Vangelo di monsignor Piero Romeo, vicario generale della diocesi di Locri Gerace:

Il Vangelo che ritroviamo quest’oggi è il primo testo commentato da papa Francesco affacciandosi alla finestra del palazzo apostolico la prima domenica dopo la sua elezione. Le parole pronunciate in quel giorno possono essere ritenute come il programma del suo ministero petrino come Vescovo di Roma: «Colpisce l’atteggiamento di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia, che invitano alla conversione. Eh!, fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito». Ogni volta che ci troviamo davanti al mistero dell’iniquità che accusa senza lasciare scampo e senza tenere conto della totalità complessa del mistero di ogni persona, che è sempre più grande del suo peccato e della sua colpa, siamo chiamati a reagire come il giovane profeta Daniele:
«Avete condannato a morte una figlia di Israele senza indagare né appurare la verità» (Dn 13,48). Come il Signore Gesù, dobbiamo interrogare noi stessi e interrogare coloro che accusano: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei» (Gv 8,7). Persino quando il peccato e la trasgressione sono veri, come nel caso della donna del Vangelo a differenza dell’innocente Susanna, la «verità» della persona rimane eccedente e ben più grande del suo errore tanto da meritare sempre una possibilità per ristabilire la propria integrità: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più» (Gv 8,11). Il «flagrante» può sempre trasformarsi, attraverso la forza rigeneratrice della misericordia, in una grande occasione.

Print Friendly, PDF & Email