Mer. Ago 7th, 2024

Donna di 53 anni agli arresti domiciliari impossibilitata a vivere dignitosamente durante le ferie estive del tribunale.

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Questa storia ha dell’incredibile, ma avviene realmente a Gioiosa Ionica. Una donna, NC, di 53 anni, sola, ha avuto la sfortuna di incagliarsi nelle maglie della giustizia. A fine luglio è stata raggiunta dagli arresti domiciliari e, dopo 24 ore, ha presentato le dovute istanze, meglio note agli addetti ai lavori come “indispensabili esigenze di vita”, per ottenere le autorizzazioni necessarie. Si tratta di acquistare generi di prima necessità e recarsi dal dottore, essendo un soggetto malato di carcinoma maligno infiltrante e percettore di piccoli aiuti da parte dello Stato.

Oggi, ancora, nonostante l’impossibilità assoluta di parlare con il Tribunale di Messina perché siamo in piena estate, non si è riusciti ad ottenere le autorizzazioni presentate. È agosto e la signora NC non può comprare una bottiglia d’acqua o fare la spesa, né ha potuto continuare le terapie oncologiche. Come noto, il giudice per le indagini preliminari deve inviare le istanze al pubblico ministero, nella stanza accanto o al più nell’altra ala del tribunale, per poi decidere se autorizzare o meno.

Indagata e agli arresti domiciliari, sola e con gravi problemi di salute, pur trattandosi di indispensabili esigenze di vita, dopo sei giorni ancora non ha ricevuto risposta, giustamente, perché è agosto. A segnalarci il caso è stata l’avvocatessa Maria Stella Chiera, che si è occupata di difendere la signora. Qualche anonimo di buon cuore, ci riferisce l’avvocatessa, ha provveduto a fare la spesa alla signora, lasciandola accuratamente sul portone di casa e “fuggendo via” per evitare all’indagata un aggravamento della misura, perché ha cercato di nutrirsi e di curarsi senza autorizzazione.

Come una ladra, una criminale, ha cercato di non morire di stenti. E questa è una domanda che ci poniamo tutti: dove inizia e dove finisce lo stato di diritto in cui viviamo? Le ferie sono un diritto dei magistrati, come la vita e le esigenze dei detenuti, a qualunque titolo, hanno diritto di essere una priorità, anche ad agosto.

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