Nel cuore della Locride, tra i borghi storici di Gerace e Antonimina, si trova un gioiello naturale ancora poco conosciuto: le Gole del Torrente San Paolo. Qui, la natura ha dato vita a un vero e proprio museo a cielo aperto, dove l’acqua e il vento hanno scolpito nel corso dei secoli pareti di roccia dalle forme sinuose, grotte e cavità che sembrano opere d’arte.
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Passeggiando attraverso le gole, ci si trova immersi in uno spettacolo straordinario. Le rocce sono decorate da arabeschi e fregi naturali che richiamano i motivi ornamentali dell’arte araba, mentre i passaggi tra le pareti sembrano finemente ricamati, quasi fossero merletti di pietra. Cascate d’acqua appaiono e scompaiono tra le rocce come fantasmi, accompagnando il visitatore lungo un percorso che sembra fuori dal tempo.
Non solo la bellezza paesaggistica rende questo luogo speciale, ma anche la sua storia spirituale. Le numerose cavità e i piccoli pertugi nascosti tra le gole furono, infatti, utilizzati come luoghi di rifugio da monaci provenienti dal vicino Oriente. In cerca di isolamento e pace, i monaci si ritiravano in queste grotte per dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione, creando così un legame indissolubile tra la natura selvaggia e la spiritualità.
Le Gole del Torrente San Paolo, con la loro straordinaria bellezza e la loro storia mistica, sono un luogo che invita alla riflessione e all’introspezione, un rifugio dello spirito nel cuore della Locride. Questo tesoro nascosto merita di essere scoperto e valorizzato, non solo per il suo fascino naturalistico, ma anche per il suo profondo significato storico e culturale.
Foto di Angelo Cavallaro