Mar. Nov 19th, 2024

di Raffaella Silvestro

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“Akerenthia” di Mimmo Aragona è il frutto dell’amore per il paese d’origine dell’autore che diventa occasione per raccontare un mondo fatto di semplicità, rapporti umani e sociali, ma soprattutto valori come la famiglia e il dialetto, che nel libro diventano strumento di ricerca metodologica da divulgare e replicare.

Una raccolta di proverbi e modi di dire, arricchita dall’approfondimento di aspetti di vita paesana che sembrano ricordi lontani nella società in cui il principale strumento di comunicazione sono, ormai, i social network.

E invece no. “Akerenthia” ci riporta ai tempi in cui la comunicazione si faceva conversando nelle “rughe” ricamando o lavorando a maglia, in cui gli affari di famiglia diventavano di dominio pubblico nella condivisione che moltiplicava le gioie e socializzava i problemi, risolvendoli in una sorta di terapia di gruppo.

E allora il libro di Aragona diventa occasione per raccontare ai millennials come venivano celebrati, secondo tradizione, il fidanzamento, il matrimonio e la nascita o i giochi della fanciullezza che fu, senza trascurare aspetti della civiltà contadina, come la mattanza del maiale e la raccolta delle olive.

“Akerenthia”, che l’autore ha realizzato con la prefazione della figlia Marika e la postfazione della figlia Enza, verrà presentato giovedì 16 settembre alle 18 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno.

Gianluca Albanese dialogherà con l’autore e con l’assessore alla Cultura del Comune di Bivongi Giorgio Metastasio, autore della presentazione del volume. L’evento vedrà la partecipazione straordinaria del poeta sidernese Martino Ricupero, fedele custode dei versi in vernacolo e dei costumi della tradizione contadina.