Faccia a faccia a Palazzo Chigi. Premier: “Italia dalla parte di Kiev”. Il presidente ucraino: “Non dimenticheremo mai vostro aiuto”
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“Abbiamo ribadito al presidente Zelensky il nostro sostegno a 360 gradi verso l’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario e oltre…”. A meno di tre mesi dalla sua visita a Kiev, Giorgia Meloni incontra a palazzo Chigi Volodymyr Zelensky, atterrato in mattinata a Ciampino in una Roma blindata. Al termine del faccia faccia, in inglese e senza interpreti, il premier si presenta nella sala delle Galere al briefing con la stampa per ribadire davanti a tv e cronisti il pieno appoggio dell’Italia a Kiev, anche sul fronte militare: ”La nostra Nazione continuerà a fornire assistenza sia a livello bilaterale che multilaterale. E continueremo, in accordo con i nostri principali alleati, a fornire il sostegno necessario anche militare, perché l’Ucraina possa arrivare quanto prima è un tavolo di negoziati in una posizione solida”.
“Continueremo inoltre -sottolinea la leader di via della Scrofa scandendo bene le parole – ad assicurare la nostra convinta adesione all’applicazione rigorosa delle sanzioni, così come assicuriamo il nostro sostegno alla pace purché sia una pace giusta. Non siamo così ipocriti da chiamare pace qualsiasi cosa che possa assomigliare a una invasione…”. Nessuna “pace ingiusta potrà mai essere imposta all’Ucraina, noi scommettiamo sulla vittoria di Kiev”, rimarca, ricordando che ”L’Ucraina è in guerra anche per noi…”. Reduce dal colloquio al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella, Zelensky, in ‘abbigliamento tattico’, felpa militare (stavolta nera) con il tridente sull’avambraccio e pantaloni verdi, ascolta e annuisce alle parole al miele del presidente del Consiglio italiano.
Meloni, in completo scuro, giacca con collo alla coreana su maglietta bianca e pantaloni black (come le scarpe stringate con francesina in stile maschile), lo definisce un ”amico” e lo ringrazia più volte per la sua presenza: ”Il fatto che il presidente ucraino sia qui è il segno di una Ucraina che scommette sul futuro, su una Italia protagonista in un avvenire comune nella prosperità, come dimostra il fatto che Roma sia la prima tappa della sua visita europea”. Non a caso, fonti governative fanno trapelare la forte soddisfazione per il vis a vis con Zelensky e la successiva colazione di lavoro con le rispettive delegazioni, a conferma del grande feeling tra i due leader. Nel corso dell’incontro, riferiscono le stesse fonti, nessuno spazio alle polemiche alimentate dai giornali legate all’assenza del vicepremier Matteo Salvini per presunti attriti con Fdi, specialmente sull’invio di armi a Kiev.
Niente divisioni, dunque, con il leader della Lega, ben venga qualsiasi proposta di mediazione per la pace. All’incontro con Zelensky si è parlato molto di pace, in particolare della formula in dieci punti ripresentata dal presidente ucraino. ”Sono davvero felice che Zelensky sia qui”, esordisce Meloni che ricorda i continui appelli alla pace di Mattarella: ”Sono felice che sia stato accolto a Roma, con affetto e stima, a partire dal presidente Mattarella. Il presidente della Repubblica, come sapete, dai primissimi giorni dell’invasione russa, ha rappresentato in ogni sede istituzionale possibile, il chiarissimo posizionamento dell’Italia al fianco dei nostri alleati a sostegno del popolo ucraino”.
Il premier italiano ribadisce il suo fermo giudizio negativo sull’aggressione russa e conferma l’impegno per la ricostruzione: ”A fine febbraio sono stata a Kiev. Noi abbiamo realizzato una grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina con oltre 600 imprese italiane per dimostrare che la nostra Nazione vuole svolgere un ruolo di primo piano per la ricostruzione”. Il “ritmo che abbiamo impresso alle relazioni tra Italia e Ucraina testimonia l’impegno e l’importanza a un rapporto, sì tra le nostre Nazioni, ma per la Comunità internazionale nel suo complesso, per la storia europea e per tutti i popoli che amano la libertà. L’Italia ha dimostrato con i fatti il suo pieno sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, vittima di una brutale e ingiusta aggressione da parte della Federazione russa”.
“La verità, sottolinea il premier, è che l’Ucraina e vittima di un’aggressione”. La “verità è che l’Ucraina difendendo la sua sovranità e la sua integrità allontana la guerra dal resto d’Europa, quello che loro stanno facendo lo stanno facendo anche per noi”. E ancora: i sacrifici dell’Ucraina “sono sacrifici che vengono fatti per difendere anche la nostra libertà e questo credo sia molto importante capirlo”. ”Siamo pronti a sostenere una ulteriore intensificazione del partenariato dell’Ucraina con la Nato”, promette Meloni, che chiude con la convinzione che alla fine Kiev avrà la meglio: ”Da qui oggi esce un messaggio chiaro e semplice. Il futuro dell’Ucraina è di pace e libertà ed è un futuro europeo e non ci sono altre soluzioni possibili per questa vicenda. Sono convinta che l’Ucraina vincerà e rinascerà più forte e rigogliosa di prima”.
Non dimenticheremo mai l’aiuto dell’Italia. Ad affermarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso del punto stampa a Palazzo Chigi con Meloni: “Grazie Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di trovarmi oggi in questo bellissimo e grande Paese, con una grande storia. Ho iniziato la visita con un bellissimo incontro” con il presidente Sergio Mattarella e “gli ho detto che sono qui con il mio team per ringraziarvi e abbracciarvi per gli aiuti e per aver dato rifugio ai nostri cittadini, alle nostre famiglie e ai bambini che soffrono a causa dell’aggressione russa. Noi non lo dimenticheremo mai”.