“Da risultanze investigative emerge per loro pericolo di vita”
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L’avvocato Giuseppe De Pace, legale della famiglia Vinci, uno dei componenti della quale, Matteo, di 42 anni, é stato ucciso il 9 aprile scorso a Limbadi con una bomba collocata sotto la sua auto, si é rivolto, con una lettera, al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, chiedendo che venga assegnata ai genitori della vittima “una scorta armata h-24 a tutela della loro incolumità fisica e della loro agibilità personale”. “Dalle risultanze investigative – scrive De Pace nella lettera, inviata anche al Prefetto di Vibo Valentia ed al Procuratore antimafia di Catanzaro – così come dal Decreto di fermo emesso dalla Dda a carico della famiglia Mancuso-Di Grillo in relazione all’attentato del 9 aprile, emerge il già denunciato pericolo di vita attuale, concreto e imminente in capo ai coniugi superstiti dell’azione criminosa. Inoltre, nelle motivazioni dell’ordinanza del Gip a seguito dell’udienza di convalida del fermo, si sottolinea l’abnorme rete capillare e territoriale della quale dispongono i Mancuso, che possono attivare in ogni momento per portare a termine il loro disegno di annientamento dei Vinci-Scarpulla. I miei assistiti versano in uno stato di sorda paura di subire la stessa fine del loro povero figlio, considerato che nessuna forma di seria protezione è stata predisposta a loro tutela”. “Faccio presente – conclude il legale – che, in mancanza, agiremo in tutte le sedi, anche internazionali, perché il giusto diritto dei coniugi Vinci venga affermato”.