Il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya ha parlato di un’azione compiuta contro gli impianti dell’industria aerospaziale
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E’ di ”tre morti e cinque feriti” il primo bilancio di quello che le autorità di Ankara hanno definito ”un attacco terroristico” contro la sede delle Turkish Aerospace Industries, alla periferia della capitale turca Ankara. Lo ha reso noto il sindaco di Kahramankazan, Selim Cirpanoglu, citato dall’emittente turca Haberturk tv.
A parlare per la prima volta dell’attacco terroristico, parlando di vittime, era stato il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya. In un post su X il ministro parlava di “un attacco terroristico sferrato contro gli impianti Tusas“, che si trovano a circa 40 chilometri dal centro di Ankara.
#SONDAKİKA – TUSAŞ'a saldıran o teröristler pic.twitter.com/n8j7dbIEjF
— Habertürk TV (@HaberturkTV) October 23, 2024
Continua l’operazione delle forze di sicurezza turche per “neutralizzare” i “terroristi”. Secondo l’emittente Ntv sarebbe in corso uno scontro a fuoco e ci sarebbero ostaggi. Anche Haberturk Tv riferisce di “ostaggi” senza altri dettagli. L’attacco non è stato sinora rivendicato. Quello di Ankara potrebbe essere un attacco suicida secondo il giornale turco Sabah.
Nel commando anche una donna
La Cnn turca ha pubblicato le immagini, prese da una telecamera di sicurezza. La televisione riporta che è stato riferito che il commando era composto da tre persone, una delle quali una donna. Secondo una prima ricostruzione fornita dell’emittente, il commando è arrivato al cancello di sicurezza della struttura, ha fatto esplodere il veicolo e ha avviato un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza. Non sono ancora confermate le notizie secondo le quali sarebbero stati presi degli ostaggi.
Tajani: “Monitoriamo in contatto con la nostra ambasciata”
“Sto monitorando, in stretto contatto con la nostra Ambasciata in Turchia, gli sviluppi in seguito all’attacco terroristico ad Ankara” dichiarato sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Esprimo solidarietà per le vittime coinvolte. Per qualsiasi emergenza invito i nostri connazionali a contattare l’Unità di crisi al +39 06 36225”.