Trent’anni di Puliamo il Mondo per un clima di pace
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Torna la campagna di volontariato per ripulire strade, aree verdi, spiagge e sponde dei fiumi dai rifiuti abbandonati
Ecco le tappe calabresi
Trent’anni di impegno collettivo in nome dell’ambiente e della cittadinanza attiva. Al centro la tutela e valorizzazione del territorio, città più pulite e vivibili, il senso di comunità unito al rispetto e all’accoglienza. È questa l’essenza di Puliamo il Mondo, la storica campagna di volontariato di Legambiente, edizione italiana di Clean up the World, che da 30 anni chiama all’azione, a fine settembre, cittadini di tutte le età per ripulire insieme dai rifiuti abbandonati aree verdi, strade e piazze, angoli della città, ma anche sponde di fiumi e spiagge. Quest’anno l’appuntamento in tutta la Penisola è partito il 30 settembre e terminerà il 2 ottobre, fatta eccezione per alcune tappe che si terranno in altre giornate del mese di ottobre.
Motto di questa edizione sarà “Trent’anni di Puliamo il Mondo per un clima di pace” per sottolineare l’importanza delle comunità fautrici di una società che promuove la pace e il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio, violenza, odio e discriminazione.
“Legambiente Calabria, grazie alla passione dei suoi soci volontari, prosegue nella propria azione di sensibilizzazione portando avanti un forte messaggio di rispetto e cura del territorio e dell’ambiente e lottando contro l’incuria ed il degrado –afferma Anna Parretta, presidente regionale dell’associazione-. Dinnanzi alla crescente consapevolezza dell’importanza delle questioni ambientali è essenziale ed inderogabile che le Amministrazioni competenti diano risposte incisive, concrete e celeri. La Calabria ha, purtroppo, ancora grandi problemi nella gestione del ciclo dei rifiuti che dovrà essere migliorata puntando su un deciso incremento non solo della raccolta differenziata in termini percentuali ma soprattutto in termini di qualità della raccolta, per raggiungere nel minor tempo possibile l’obiettivo europeo del 65% di riciclo netto di materiali e per evitare l’avvio di procedure di infrazione a livello comunitario. La priorità calabrese – prosegue Parretta– è quella di programmare e realizzare gli impianti necessari al recupero e riciclo delle frazioni di rifiuto più importanti e strategiche massimizzando il riciclo ed il riuso dei materiali e riducendo al minimo i materiali indifferenziabili. Si tratta di una strada obbligata per uscire, finalmente, da quella logica delle discariche e dei termovalorizzatori ancora così viva nella nostra Regione ma assolutamente contraria ai principi dell’economia circolare e dello sviluppo ecosostenibile”.
Tappe calabresi
Tanti gli appuntamenti oggi 1 ottobre: a Borgia (CZ) per ripulire l’ex villaggio comunale; a Girifalco (Cz) per il centro urbano ed aree verdi; a Montegiordano (CS) per spiagge e lungomare; a Caulonia (RC) per il suolo pubblico. Domenica 2 ottobre appuntamento a Catanzaro per il parchetto di via Massara; il 7 ottobre a San Fili (CS) nell’area della villetta comunale; l’8 ottobre a Corigliano Rossano per pulire le aree dove sono collocate tre canali di acqua potabile; il 21 ottobre a Roseto Capo Spulico (Cs)
Diverse anche le attività di pulizia già svolte, come l’evento del 25 settembre sulla spiaggia di Tropea (VV) ed il 30 settembre a Petilia Policastro con un’iniziativa nelle scuole.
All’attività di pulizia si affianca anche la raccolta dei pneumatici usati con il supporto di Ecotyre. Tanti i circoli aderenti afferenti ai comuni di Girifalco (Cz); Cerisano (Cs); San Giovanni in Fiore (Cs); Belsito (CS) ; Vadue di Carolei (CS); Cosenza; Roccabernarda (KR); Tropea (VV); Ricadi (VV); Nicotera (VV) e Rombiolo (VV).
Altre date, su Tropea, Ricadi, Rombiolo, Nicotera, Isola Capo Rizzuto, sono ancora in via di definizione.
Indagine park litter 2022
In questa trentesima edizione, Legambiente tornerà anche a denunciare il problema dei rifiuti abbandonati oggetto anche della nuova indagine park litter 2022 sui parchi urbani: sono 31.961 rifiuti raccolti e catalogati da 697 volontari di volontari di Legambiente nei 66 transetti eseguiti in 56 parchi urbani di 28 città, circa 5 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. A farla da padrone i mozziconi di sigarette che rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti (13.483 su 31.961 totali), seguiti da tappi di bottiglia o di barattoli e linguette lattine (3.005 pezzi trovati pari al 9,4% del totale), pezzi non identificabili di carta (2.575, l’8,1%), pezzi non identificabili di plastica (1.838, il 5,8%), bottiglia di vetro e pezzi di bottiglie (1.710, il 5,4%), e sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (1.009, il 3,2%). Per quanto riguarda i DPI (dispositivo di protezione individuale), le mascherine sono state ritrovate in 25 dei 56 parchi monitorati (44,6% dei parchi) mentre i guanti in 7 dei 56 parchi (12,5% dei parchi). La maggior parte dei rifiuti rinvenuti, oltre alla categoria dei rifiuti da fumo, sono riconducibili a quella dei prodotti “usa e getta” e quelle degli “imballaggi” che rappresentano rispettivamente il 21% (6.622 pezzi) e il 26% del totale (con 8.189 pezzi).
Al centro di Park Litter 2022 anche i cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti presenti in 62 dei 66 transetti monitorati: solo nel 24,2% dei casi (15 su 66 transetti) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. La presenza di tombini e canali di scolo è stata rilevata in 45 dei 66 transetti monitorati (68,2%). Questo parametro è stato rilevato in quanto studi a livello mondiale hanno stabilito che uno dei principali vettori di rifiuti in ambiente marino sono proprio i canali e i corsi d’acqua spesso collegati con la rete fognaria urbana e la principale fonte dei rifiuti è la cattiva gestione di quelli di origine urbana.