Mar. Lug 16th, 2024

Vertice a Lamezia per stabilire il programma calabrese di “Destinazione Italia”. L’ex premier sarà a Reggio, Rosarno, Capo Vaticano, Cirò, Sellia Marina e Paola. Il 23 ottobre si riunisce la Direzione regionale del Pd

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Il treno di Renzi può quel che gli altri treni non possono. Tipo raggiungere in tempi europei due realtà distanti e mal collegate come il Vibonese e il Cirotano: un calabrese normale, che viaggia su treni normali, ci metterebbe non minimo di tre ore; quante ne impiegherà Renzi? Il “comitato organizzatore” calabrese, riunito stamattina a Lamezia Terme, avrà molto probabilmente fatto male i propri calcoli; non è dunque escluso che l’ex premier – il cui cronoprogramma prevede soste in 107 province italiane, da raggiungere in otto settimane – decida di cancellare qualche tappa.
Per adesso, però, il tragitto rimane quello stabilito nel corso del vertice nella sede regionale del Pd, al quale hanno preso parte il segretario Ernesto Magorno, il vicepresidente di Palazzo Campanella Vincenzo Ciconte, i consiglieri regionali Michele Mirabello, Antonio Scalzo, Mimmo Battaglia e Carlo Guccione, il coordinatore organizzativo Giovanni Puccio, il deputato Sebastiano Barbanti e la delegata del capogruppo regionale Sebi Romeo, Barbara Panetta. C’era anche, seduta al “tavolo della presidenza”, la componente della segreteria nazionale – nonché ex assessora a Reggio Calabria – Angela Marcianò.
Tutti insieme hanno messo a punto il tour regionale di “Destinazione Italia”, che prevede 6 tappe in due giorni e una sorta di “toccata e fuga” in tutt’e cinque le province calabresi.

LE TAPPE Renzi e il suo treno arriveranno il 24 ottobre alla stazione centrale di Reggio. Con chi si intratterrà il segretario? Alcuni partecipanti al vertice di Lamezia riferiscono di una battuta sagace di Magorno: «Sarà accolto da Falcomatà e da Marcianò»; una chiara – e forse sdrammatizzante – allusione allo scontro che, pochi mesi fa, ha portato il sindaco a “cacciare” dalla sua giunta l’assessore che aveva fatto della legalità la sua bandiera, al punto da spingere lo stesso Renzi a nominarla nella sua segreteria.
Il treno del Pd – che a Reggio dovrebbe sostare per non più di un quarto d’ora – arriverà poi a Rosarno. Qui Renzi e la sua delegazione incontreranno i responsabili della cooperativa “Fattoria della Piana”, punto di riferimento calabrese della filiera corta e paradigma produttivo da imitare per via del quasi inedito rapporto tra produttore e consumatore senza intermediari.
La terza tappa sarà invece a Capo Vaticano, nel Vibonese, dove l’ex premier avrà un incontro al Belvedere con sindaci e amministratori locali della zona, oltre che con gli imprenditori della Costa degli Dei.

DISTANZE Ed è a questo punto che i passeggeri del convoglio dem potrebbero toccare con mano il fallimento di tutti i piani per lo sviluppo del sistema infrastrutturale calabrese. Il treno dovrebbe coprire in breve tempo la distanza tra Capo Vaticano e Cirò Marina: semplicemente impossibile. Magorno e il suo staff, tuttavia, non sembrano averci fatto caso. Se la tappa crotonese dovesse essere infine confermata, Renzi sarà ospite dell’imprenditore vitivinicolo Nicodemo Librandi, che aprirà le sue cantine e illustrerà i traguardi raggiunti dalle sue produzioni.
Dopodiché sarà il turno del Catanzarese: il treno si fermerà a Sellia Marina, dove il segretario pd avrà modo di valutare i lavori appena ultimati della nuova tratta ferroviaria jonica. Il giorno successivo sarà il turno della provincia di Cosenza, con una tappa al santuario di San Francesco di Paola.
Fine del tour, ma non degli impegni del Pd calabrese. Per il 23 ottobre è in programma a Crotone la riunione della Direzione regionale: la discussione sarà centrata sui contenuti emersi nel corso degli incontri per l’organizzazione della Conferenza programmatica calabrese. La «piattaforma», così come è stata definita dalla segreteria Magorno, farà inoltre parte della relazione programmatica che il Pd regionale invierà come contributo alla Conferenza nazionale di Napoli.

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