Mar. Lug 16th, 2024

“Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti”. Ma anche tetto al contante fino a 5mila euro, superbonus dal 110 al 90% e trivellazioni per incrementare la produzione nazionale di gas. Sono questi i contenuti principali del Decreto Aiuti quater, presentato dalla premier Giorgia Meloni in conferenza stampa.

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Misura sull’energia

“La misura principale è sull’energia. Con il decreto energia stanziamo i primi 9,1 miliardi di euro destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese” per il caro bollette, attraverso la “proroga dei provvedimenti esistenti e con nuove norme. Ci sono aiuti alle imprese per il caro bollette che riguardano la proroga del credito di imposta – ha affermato Meloni -. Poi per i consumi di energia fino al 31 marzo 2023 consentiamo una rateizzazione degli aumenti rispetto all’anno precedente per un minimo di 12 e un massimo di 36 rate e coperta da garanzia statale Sace”.

L’estensione dei fringe benefit

“C’è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia e cioè l’estensione dei fringe benefitche il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette”, ha aggiunto. Quanto al tetto a 5mila euro per i contanti, la premier ha sottolineato che è in linea con la media Ue e che “era in linea con il programma”.

Il Superbonus

“Sul Superbonus voglio dire che nasceva meritoriamente come misura per aiutare l’economia ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi – ha affermato ancora la premier -. Chi diceva che si poteva gratuitamente ristrutturare il proprio condomini ricordo che costava allo stato 60 mld, con un buco di 38, diciamo che il concetto di gratuità è bizzarro”. “Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee – ha detto – ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c’è un primo accenno di quoziente familiare”.

“La copertuira al 110% – ha continuato Meloni – ha deresponsabilizzato chi la usava: se uno non era chiamato a contribuire non si chiedeva se prezzo era congruo. Questo ha portato distorsione sul mercato a beneficio prevalentemente dei redditi medio alti. Abbiamo scelto di intervenire e si passa al 90%, salvo per chi ha già deliberato a oggi l’intervento e presenta entro il 25 novembre la nota di inizio lavori. Ma con i risparmi abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e redditi medio bassi”.

“Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c’è un primo accenno di quoziente familiare” ha aggiunto Meloni. Inoltre “nella norma c’è un contributo di 50 euro a piccoli commercianti per l’acquisto del Pos”.

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