Regioni hanno fondi sufficienti per fare fronte a criticità
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di Raffaella Silvestro
E’ fiducioso sulla ripartenza della
scuola e di tutte le attività dal punto di vista dei trasporti
il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovanni. Rispetto a chi
dice che in un anno non è cambiato niente, il ministro a ‘La
Stampa’ replica: “In questi ultimi mesi è stato fatto tanto”.
Innanzitutto le corse extra sono state aumentate. “I servizi
aggiuntivi che le Regioni hanno deciso di prevedere sono più di
tre volte quelli del settembre 2020 – spiega – a fronte di circa
13 milioni di vetture/km aggiuntive dell’anno passato siamo
arrivati a 44 milioni”. Altri gli strumenti messi in campo
elencati dal ministro, “dalla differenziazione degli orari di
entrata e di uscita delle scuole e delle attività commerciali al
potenziamento dei servizi pubblici, compresa l’attenzione a
particolari linee che potevano presentare criticità”.
Le Regioni, cui spetta il compito di programmare i trasporti,
hanno fondi sufficienti? “I servizi aggiuntivi del primo
semestre sono stati finanziati con circa 225 milioni, ma per il
secondo semestre abbiamo messo a disposizione delle Regioni 618
milioni di euro, quasi il triplo”, afferma Giovannini. “Questo
vuol dire che di fronte a criticità che dovessero emergere hanno
tutti gli strumenti per potenziare ulteriormente l’offerta”.
Quei soldi potranno essere spesi anche per potenziare i
controlli, un’attività che, spiega il ministro, “avverrà
prevalentemente a terra”.