«Non sono le scuole aperte il problema, lo ribadiamo, ma la mancata riorganizzazione dei mezzi pubblici, i mancati controlli all’ingresso e all’uscita di scuola e su questo gli enti locali hanno enormi responsabilità che dovevano risolvere già da tempo. È ingiusto che ora siano le giovani generazioni a pagare il prezzo di questa emergenza. Senza dimenticare il disinteresse del presidente facente funzioni Nino Spirlì, il quale si è dedicato al delicato argomento più per scontrarsi con il Tar sulle ordinanze di chiusura che per risolvere i problemi di cui stiamo parlando». È quanto si legge in una nota del Gruppo Giovani di Tesoro Calabria.
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«Il 26 Aprile si è tornati a scuola, anche se la maggior parte degli studenti e delle studentesse – esordiscono i giovani di Tesoro Calabria – hanno preferito continuare in DAD, il 3 Maggio invece riapriranno in modo parziale le Università. In questo clima di incertezza bisognerebbe coniugare la riapertura con il trasporto sicuro. Si ripropone per l’ennesima volta il problema dei trasporti: poche corse per gli studenti (soprattutto per quelli pendolari) e mancanza di tracciamento delle persone che salgono sui mezzi (ovviamente questo compito non deve spettare agli autisti). Mesi fa, una start-up calabrese aveva proposto il tracciamento di chi sale a bordo con un sistema centralizzato, che consiste nel tracciamento degli utenti dei trasporti di studenti universitari e delle scuole. Tramite la lettura di un QR CODE con il proprio smartphone, quando si entra nel mezzo pubblico, è possibile rintracciare eventuali contatti con i soggetti positivi. Tutto questo non è stato contemplato e, per alcune logiche, risulta un’assenza di programmazione e logistica del piano trasporti pubblico regionale».
Secondo il Gruppo Giovani di Tesoro Calabria «dopo un anno di pandemia non è stato fatto assolutamente nulla da parte della giunta regionale sul problema dei trasporti, siamo semplicemente tornati al punto di partenza, senza che niente sia stato fatto, nonostante il premier Draghi, nella conferenza stampa in cui ha annunciato le riaperture, ha ricordato che per il potenziamento dei mezzi sono stati stanziati 390 milioni e che va rispettato il limite del 50% della capienza. Queste indicazioni sono cadute nel dimenticatoio e non tutti gli enti locali ne hanno tenuto conto per riorganizzare i trasporti ricorrendo a soluzioni alternative come l’affitto di bus privati. Il vero perdente in questa occasione è stato il trasporto pubblico, che spesso non ha garantito le misure di sicurezza a bordo dei mezzi con il necessario distanziamento anche se i flussi degli ingressi e delle uscite sono stati ridotti. Il gruppo Tesoro Calabria Giovani, essendo formato da molti giovani studenti e studentesse tiene a cuore questa situazione ed esprime massima solidarietà alle associazioni studentesche che si stanno battendo per difendere sia il diritto allo studio che quello alla mobilità».
Il Gruppo Giovani di Tesoro Calabria tiene a precisare che «il problema dei trasporti è importantissimo per le scuole e le università, ma non solo, lo è anche per muoversi semplicemente nello stesso comune o da un comune all’altro, oppure ancora per recarsi in ospedale. Se non si risolve questo problema il prima possibile, ci ritroveremo anche a Settembre all’inizio del prossimo anno accademico, cioè quello 2021/2022, in queste condizioni e gli studenti e le studentesse non meritano ciò. Devono rientrare, devono ritornare alla vita scolastica di prima perché rischiano danni allo sviluppo e alla formazione. Vengono privati della relazionalità».