Sab. Ago 10th, 2024

Ludovico a bordo della sua bici stava raggiungendo i suoi amici,  che lo aspettavano sul lungomare. All’altezza del Palazzo Frangipane,  all’ingresso sud di Roccella, ha attraversato i binari nel tratto adiacente al disagiato sottopassaggio, li la fatalità di una immane tragedia, lo sfortunato ragazzo è stato investito dal treno regionale Reggio-Roccella. Per lui non c’è stato scampo, nonostante il locomotore abbia suonato più volte, a quanto riferiscono i testimoni, l’impatto è stato violento ed inevitabile. Ludovico quei binari li avrà attraversati centinaia di volte, ma tutto ciò non è servito a salvargli la vita. Quella sera doveva essere presente ad un piccolo party organizzato tra amici in un lido, dove Ludovico annuncia di arrivare in ritardo, ha preferito cenare prima con i suoi , con la sua famiglia. Una tragica fatalità, quell’ultimo treno regionale che aveva accumulato più di mezz’ora di ritardo, che marcia dritto verso la stazione di Roccella, quel tratto di linea ferrata poco illuminato e circondato da cespugli e piante di ogni genere. E poi quell’attraversamento abusivo che tutti sapevano, che tanti utilizzavano, ma nessuno ha provato a chiudere. Le reti divelte ed il sentiero tracciato, rendono chiaro il fatto che per tanti quella stradina era diventata molto più praticabile del sottopasso, angusto e spesso sporco. Un sottopasso difficile da attraversare in bici per via di una scala scomoda e disagevole e di notte praticamente al buio. Certamente tutto questo ha spinto quella sera Ludovico ad attraversare i binari. Ma a Ludovico non è bastato sentire il suono ripetuto del treno per scansarsi qualche centimetro in più. Ludovico sorreggeva la sua bici, era in ciabatte e costume, e si trovava sui ciottoli bianchi e neri della strada ferrata. Una leggerezza, sarebbe bastato ritrarsi qualche centimetro in più, per evitare che il treno a velocità agganciasse la bici, e con essa lo sfortunato ragazzo, che si è visto sbalzare a 15 metri di distanza.  Ieri il sentiero era stato interrotto da una rete in plastica rossa, che oggi a distanza di 24 ore si presenta di nuovo squarciata. 

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Ma che facciamo, aspettiamo la prossima vittima per ripristinare il tutto secondo le regole? Quel piccolo sottopasso sarebbe opportuno renderlo più agibile, immaginando che sul lungomare c’e’ una pista ciclabile, qualche modifica all’angusta scala renderebbe semplice il passaggio delle bici. E poi vogliamo illuminarlo per consentire a tutti di attraversare in tranquillità. Le Reti Ferroviarie Italiane hanno abbandonato da tempo la manutenzione ordinaria delle aree di loro pertinenza, lasciando spesso intere strutture in rovina e circondate dalla sporcizia, basta vedere i locali annessi alla stazione ferroviaria. Spesso le amministrazioni comunali cercano di sopperire, ma ovviamente con grande difficoltà. Ma chi doveva controllare, perchè non ha segnalato ?  E’ se esistono pregresse denunce, in che cassetto si sono fermate ? Ci auguriamo che Ludovico non sia morto inutilmente e la sua tragica fine lasci un segno indelebile non solo ai suoi cari, ma anche a chi avrebbe dovuto segnalare quel passaggio abusivo, a chi vede e spesso fa finta di non vedere !      Giuseppe Mazzaferro | direzione@telemia.it

SERVIZIO DI GIUSEPPE MAZZAFERRO

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