Lun. Ago 5th, 2024

È proprietario di un’azienda di rottami ferrosi in Romania e di un’altra ditta di meccanica a Nurri, ma assieme ai carichi di materiale ferroso acquistati all’estero avrebbe tentato di importare anche tre chilogrammi di cocaina. I carabinieri hanno arrestato Ignazio Orrù, di 60 anni, di Nurri, per traffico internazionale di droga. Le indagini sono state condotte dai militari della Compagnia di Carbonia,
comandata dal maggiore Giuseppe Licari, e coordinate dal sostituto procuratore della Dda di Cagliari, Alessandro Pili.
Gli investigatori tenevano sotto controllo, anche con attività tecnica, Orrù. Durante le intercettazioni hanno scoperto che il commerciante di ferro stava attendendo un carico di droga proveniente dalla Bolivia. Tre kg di cocaina, parte di un carico di 70 kg, nascosti fra i rottami in un container. La droga avrebbe lasciato la Bolivia per raggiungere la Romania e infine l’Italia. Gli altri 67 kg, invece, erano destinati a una cosca della ndrangheta di Gioiosa Ionica

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Le indagini, infatti, si sono mosse parallelamente ad una più ampia attività condotta dai militari di Reggio Calabria e Roccella Jonica, sfociata in sette arresti ne settembre 2014 con l’operazione Ulivo 99. Il carico di droga, infatti, venne intercettato nel porto di Rotterdam. Mancava, però, all’appello il destinatario dei tre kg di cocaina. I carabinieri di Carbonia hanno continuato a lavorare, verificando gli spostamenti di Orrù e le attività illecite. Ieri con l’operazione “Chatarra” nome con cui in Bolivia vengono chiamati i rottami ferrosi, è arrivato l’arresto ai domiciliari.

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