Mer. Lug 17th, 2024

Il ministro delle Infrastrutture ha effettuato il primo sopralluogo al ponte Morandi. «L’obiettivo è quello di non limitare il traffico». Su Oliverio: «Sono preoccupato. Questa terra ha bisogno di legalità»

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«La mia presenza in Calabria è per dare massima priorità ad una regione tanto importante. Da lombardo dico che l’Italia non può crescere senza la Calabria e senza il Sud. E da dove partiamo? Partiamo dalle infrastrutture. Il Ponte Morandi risale agli anni ’50, oggi è in costante manutenzione, l’obiettivo che dobbiamo ottenere di non limitare il traffico. Oggi la dirigenza territoriale di Anas ci dice che tempo un anno-un anno e mezzo dovremo riuscire a far tornare ordinaria anche su questo ponte la viabilità. Ovviamente, non mi interesso solo di questo ponte, ma di tutti i ponti strategici che oggi necessitano di manutenzione in tutta la regione». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che stamattina ha effettuato il sopralluogo sul Ponte Morandi di Catanzaro, arteria di accesso al capoluogo calabrese realizzata nel 1962 su un progetto dello stesso ingegnere progettista del viadotto crollato a Genova il 14 agosto scorso. Toninelli, accompagnato da tecnici dell’Anas, sta visionando il cantiere dei lavori di manutenzione straordinaria del “Morandi” catanzarese, avviati nel luglio 2017. Per molti anni secondo ponte ad arco più alto d’Europa, il Ponte Morandi di Catanzaro, simbolo della città, è balzato al centro dell’attenzione generale all’indomani della tragedia di Genova, che aveva scatenato un’autentica psicosi, soprattutto sui social, da parte di numerosi cittadini, preoccupati per le condizioni del viadotto: questa situazione indusse il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, a convocare, a fine agosto scorso, un incontro urgente con i vertici di Anas Calabria, dal quale emersero la totale «diversità tipologica» tra il “Morandi” di Genova e quello di Catanzaro e la stabilità e la sicurezza dell’infrastruttura catanzarese.
«Ho saputo appena arrivato, ovviamente sono molto preoccupato, spero che possa chiarire». A dirlo il ministro Toninelli sulla vicenda che questa mattina ha visto coinvolto il governatore della Calabria nell’inchiesta della Dda su alcuni appalti truccati. «Mi viene certamente da dire – prosegue – che in una terra così importante come la Calabria una delle manovre economiche più importanti sia quella della legalità, perché utilizzate male o illecitamente soldi pubblici significa non farli arrivare ai cittadini in termini di servizi efficienti, mentre utilizzare legalità significa dare servizi. Quindi, questo governo porterà anche questa grande ventata di legalità».

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