Mar. Set 17th, 2024

Martedì 8 febbraio 2022 si è celebrato, in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo, il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea. Obiettivo dalla giornata è stato far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro.

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Nel corso degli anni, il Safer Internet Day (SID) è diventato un appuntamento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile.

“Together for a better internet” è il titolo scelto dalla Commissione Europea per la promozione della giornata.

Tra gli altri, importante é stato l’intervento Istituzionale del Prof. Patrizio Bianchi – Ministro dell’istruzione: “Usiamo gli strumenti digitali per aprire di più la mente, avvicinare le persone che sono lontane. Uno smartphone in mano dovrebbe darci maggiore senso di responsabilità. Navigare significa sapere dove andare; è come saper governare una grande nave. È necessario oggi diventare cittadini digitali. E per aprire la mente, usare tutti gli elementi che fanno parte della rete, servono oltre un grande senso di responsabilità, una maggiore conoscenza. La scuola è il mezzo idoneo ad acquisirle.

Le parole sono pietre che non vanno lanciate ma usate per costruire qualcosa di condiviso”.

Postare, commentare, condividere: quello che facciamo online ha un impatto nella realtà e contribuisce a costruire non solo la nostra reputazione online, ma anche il modo in cui ci rappresentiamo nella Rete.

Il safer internet day 2022, a cui hanno partecipato migliaia di studenti in tutta Italia, compresi gli alunni della scuola media di Zambrone, è stato seguito in streaming da un rappresentante del gruppo rinascita per Zambrone, che ha competenze nel mondo dell’istruzione in quanto docente di professione, Giovanna Mastrilli.

Facendo tesoro di questa esperienza, il gruppo propone ai comuni della provincia vibonese, come alle associazioni culturali, una sorta di “alfabetizzazione” per genitori di studenti e per adulti, che non sono nativi digitali ma che hanno la corresponsabilità dei propri figli insieme alla scuola, sulla loro sicurezza in rete e del sistema comunità. La proposta potrebbe trovare realizzazione in corsi periodici effettuati in ogni comune.

Un progetto di alfabetizzazione al digitale attraverso l’ascolto, incontri con esperti e confronti pratici aiuterebbe a comprendere il mondo della rete, i suoi pericoli ma anche le sue immense potenzialità.

Mariella Epifanio

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