Mar. Lug 16th, 2024

A distanza di un mese dall’ultimo sit-in a Catanzaro, i sindacati tornano a mobilitarsi per tenere alta l’attenzione sul futuro di oltre 4mila lavoratori. «In questo mese possibile svolta per la vertenza». Lo scrivono in una nota le segreterie regionali dei sindacati Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp, Usb e Fd che annunciano una manifestazione a Cosenza per il 7 giugno.

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La discussione sull’assestamento di bilancio, ancora non iniziata, ma che impegnerà il Governo ed il Parlamento nelle prossime settimane, dovrà prevedere il reperimento degli ulteriori 60 milioni circa da sommare ai cinque già stanziati. Solo così si potrà dare concretezza alla norma passata nel Milleproroghe, che prevede le deroghe assunzionali per permettere a Comuni, Province e Città Metropolitane di assorbire i 4.200 tirocinanti e porre fine a una vergogna che si protrae da oltre dieci anni.

Sarà anche l’occasione per porre rimedio alle discriminazioni dei tirocinanti che operano negli altri Enti pubblici e privati. Una problematica che impatta un così alto numero di lavoratori e di famiglie merita un’attenzione particolare nel quadro del dibattito politico calabrese e nazionale. A febbraio, grazie all’azione sindacale e a una politica regionale sensibile alle richieste del mondo del lavoro, si è ottenuto un importante riconoscimento a livello nazionale del ruolo dei tirocinanti e i conseguenti provvedimenti normativi.

Tuttavia, l’attenzione su questo tema sembra calare e deve tornare a essere alta. Per questo motivo, come già anticipato lo scorso 7 maggio a Catanzaro, Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e Usb, assieme ai lavoratori, torneranno a scendere in piazza il 7 giugno a Cosenza, in via Marconi davanti alla sede Rai, per riaccendere i riflettori sulla questione e trovare le risorse necessarie.

Per questi sindacati, non esistono momenti più o meno opportuni per affrontare un tema vitale come il lavoro. L’azione sindacale non è rivolta contro qualcuno o contro un partito specifico, ma è sempre a favore dei tirocinanti. Chiunque si schieri con noi su questo fronte, convinto che il lavoro e i diritti devono rimanere centrali, sarà apprezzato. Per ottenere risultati veri, è necessario che tutti facciano la loro parte, in una sintesi positiva che ridarà dignità ai tanti calabresi.

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