Mar. Lug 16th, 2024

“Lo sviluppo infrastrutturale della Calabria è condizione prioritaria per favorire la mobilità dei cittadini sul territorio, attrarre nuovi investimenti, creare migliori condizioni di sicurezza, accrescere l’indotto delle strutture ricettive già esistenti e, così, innescare un concreto sviluppo economico e sociale della nostra Regione”. E’ l’intervento dell’On. Nicola Carè, deputato di Italia Viva, originario di Guardavalle ed eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania e Antartide.

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“Per tali ragioni – aggiunge – accolgo favorevolmente la notizia dell’inizio dei lavori, previsto per martedì 19 maggio, del terzo megalotto della SS 106 Jonica nel tratto Roseto Capo Spulico-Sibari, che prevede un investimento di 1,3 miliardi di euro, a condizione che vengano monitorati gli interventi e rispettati i cronoprogrammi in modo da consegnare alla Calabria, nei tempi stabiliti, un’opera infrastrutturale di straordinaria importanza”. “Interventi infrastrutturali di questo tipo, che Italia Viva sostiene da diverso tempo, costituiscono – prosegue l’On. Carè – un passaggio determinante per attrarre nuovi flussi turistici, collegare la Calabria con l’Adriatico e, inoltre, rendere agevole il rientro dei numerosissimi calabresi all’estero, stimolando e favorendo il loro desiderio di investire nella regione d’origine con conseguenti ricadute positive sul piano economico e produttivo”.

“Come ho già sostenuto, in Calabria – precisa il deputato di Italia Viva – esiste un vero e proprio deficit infrastrutturale che ne ostacola lo sviluppo. Non è ammissibile, infatti, che per spostarsi da un punto all’altro della regione ci siano tratti in cui i collegamenti stradali sono veloci, mentre per percorrere piccole sezioni si impiegano delle ore”. “E’ necessario, quindi, un processo di modernizzazione della Regione – conclude l’On. Carè – attraverso un incisivo intervento su strade, linee ferroviarie e alta velocità, aree portuali. Il tempo delle promesse e delle attese è finito; occorre voltare radicalmente pagina e rendersi protagonisti di una stagione di radicale rinnovamento. Con tale modus operandi la Calabria trarrebbe enormi benefici in termini di appeal, ricchezza e occupazione”.

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