Mar. Lug 16th, 2024

Rapina a Montebello jonico: calci, pugni, schiaffi e la minaccia. «Soldi o ammazziamo il bambino»

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«Ci hanno presi a calci, pugni e schiaffi». Sono state ore di profondo terrore e violenza quelle vissute da una famiglia nelle campagne di Montebello Jonico, tra le 22 del 15 maggio 2021 e le 3 del mattino seguente. La banda di criminali georgiani, penetrata nella villetta, ha sottoposto la famiglia, composta dal capofamiglia, la moglie, la figlia, il genero e un nipotino di neanche tre anni, a una brutale aggressione per razziare ogni oggetto di valore.

«Dai oro e cash, se no ammazziamo il bambino»: queste le parole pronunciate dai malviventi, minacciando di uccidere il piccolo per ottenere quello che volevano. Quattro persone sono imputate per il

gravissimo delitto: al momento, solo uno dei georgiani è in carcere, mentre gli altri due, seppur identificati, sono irreperibili e il quarto rimane senza volto e generalità.

Il processo ai presunti rapinatori prosegue in tribunale. Dal verbale di udienza del 15 maggio, emerge la drammatica testimonianza di una delle vittime, la signora P. R., 60 anni: «Abbiamo cenato e siamo andati a letto. Mentre cercavo di addormentare il bambino, ho sentito delle grida intorno alle dieci meno cinque. Mi sono alzata per andare nel salone a vedere cosa stesse succedendo. Appena arrivata a metà corridoio, uno di loro mi ha preso per le spalle e mi ha portato verso la cameretta. Gli ho chiesto: “Ma che vuoi, chi sei?”, ma lui non mi rispondeva dapprima».

La testimonianza della signora P. R. descrive un’esperienza di terrore e impotenza, illuminando la brutalità e la spietatezza della banda. La famiglia, ormai segnata da quel tragico evento, continua a cercare giustizia mentre il processo avanza.

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