Si cerca ancora tra le macerie del devastante sisma di magnitudo 6,8
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Sisma in Marocco, si aggrava il bilancio dei morti. Sono 2.122 i morti accertati, mentre i feriti sono arrivati a 2.421 come ha reso noto la tv di stato marocchina, citando dati del ministero dell’Interno. Oltre la metà dei morti, ben 1.351, si registrano nella provincia di Al Haouz, epicentro del terremoto. Il re del Marocco Mohamed VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
Il sisma ha avuto luogo alle 23.11 locali di venerdì 8 settembre, ma nuove scosse ci sono state anche questa mattina. L’epicentro è stato localizzato 70 chilometri a sudovest di Marrakesh, ad una profondità di 18.5 chilometri. Secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat la magnitudo è stata di grado 7 sulla scala Richter. La scossa si è sentita con particolare intensità a Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca. Avvertita anche nel sud della Spagna e in Portogallo.
Nel restare in contatto con l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barucco, il ministro degli Esteri Antonio Tajani segue costantemente gli sviluppi della situazione, soprattutto in relazione alle attività di assistenza agli italiani interessati dal terremoto. Lo riferisce una nota della Farnesina, precisando che, fino ad oggi, l’Ambasciata a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, in raccordo con l’Unità di Crisi e anche grazie al desk istituito presso l’Aeroporto di Marrakesh, hanno fornito supporto a oltre 500 connazionali. “Sono in contatto con il ministro degli Esteri marocchino al quale ho espresso le condoglianze del Governo. Abbiamo messo a disposizione un team di emergenza e sostegno sanitario. Ringrazio la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakesh” scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.