«Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia». Arriva nel giro di poche ore la reazione ufficiale di Mario Oliverio all’inchiesta della Dda di Catanzaro nell’ambito della quale per il governatore è stato disposto l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore.
«L’opera oggetto della indagine – dice ancora Oliverio – non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione. Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore. Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini. Chiedo chiarezza e lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità».
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