La Limardo avrebbe maturato questa scelta già da un po’, comunicata a Pitaro e al deputato di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori
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Terremoto al comune di Vibo Valentia: tre assessori, Giovanni Russo (Lavori pubblici), Antonella Tripodi (Cultura) e Rosa Chiaravalloti (Servizi Sociali) si sono dimessi proprio stamani dall’incarico rimettendo le deleghe al sindaco Maria Limardo. Una decisione assunta di comune accordo con i consiglieri di riferimento e, ovviamente, lo stesso Pitaro e che di fatto apre una crisi all’interno della maggioranza visto che nella migliore delle ipotesi la formazione politica potrà garantire solo un appoggio esterno all’amministrazione di palazzo Luigi Razza. Il primo cittadino, da parte sua, avrebbe maturato questa scelta già da qualche settimana e ultimamente l’ha comunicata sia allo stesso Pitaro che al deputato di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, principale sponsor di questo esecutivo annunciando loro la volontà di procedere con una rimodulazione della Giunta motivandola con la necessità di imprimere un maggiore impulso all’ultimo segmento temporale di questa esperienza amministrativa. La domanda, a questo punto, è la seguente: perché solo gli assessori di Città Futura? Ciò infatti sembrerebbe far venir meno la motivazione ufficiale aprendo il campo ad altre che vanno dall’operato degli assessori o a particolari situazioni che coinvolgono – anche se non in modo ufficiale – l’ex consigliere regionale. È chiaro, tuttavia, che se la Limardo ha deciso di attuare quella rimodulazione aveva ben presente le conseguenze comprese anche quelle che non prevedono una caduta della sua amministrazione, se “Città futura”, nonostante il colpo ricevuto, fornirà appoggio esterno all’esecutivo, così come sembrerebbe.