Mar. Lug 16th, 2024

Operazione “Revolvo” condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla DDA; gli indagati sono in totale 10 tra cui funzionari del Comune

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della DDA, ha arrestato e posto ai domiciliari 4 persone indagate per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e turbata libertà degli incanti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Contestualmente sono state sequestrate 11 imprese attive nel settore edile, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro.

Le indagini condotte dal G.I.C.O. – riferisce una nota delle fiamme gialle – avrebbero consentito di svelare l’esistenza di una cordata di imprenditori edili, contigui alla ‘ndrangheta e facenti capo a un unico gruppo familiare, che, grazie alla corruzione di funzionari, sarebbero riusciti ad aggiudicarsi diverse commesse di edilizia pubblica; a quanto appreso, i fatti sarebbero accaduti non durante l’attuale amministrazione cittadina. In particolare, sarebbe stata accertata l’esistenza di un consolidato sistema illegale fondato su ripetuti favoritismi protratti nel tempo, a fronte di utilità corrisposte ai funzionari pubblici, in un consolidato rapporto di “do ut des”.

Dalle indagini sarebbero, inoltre, emerse gravi condotte perpetrate da un carabiniere, il quale avrebbe consentito a uno degli indagati, sottoposto agli arresti domiciliari, di disattendere sistematicamente le prescrizioni derivanti dalla misura cautelare. Oltre a ciò, il graduato avrebbe fornito mezzi e apparecchiature tecniche al fine di consentire a soggetti investigati di eludere, tramite vere e proprie “bonifiche” ambientali, eventuali attività di intercettazione condotte a loro carico. L’esecuzione della misura degli arresti domiciliari nei confronti del militare è stata eseguita con il supporto del Comando Provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia.

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