Mar. Lug 16th, 2024

Il 29enne Vittorio Gualtieri nega le accuse di estorsione e incendio, sostenendo di aver solo richiesto un’assunzione regolare

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Nessun tentativo di estorsione ma la legittima richiesta di essere assunto. È quanto sostenuto dal 29enne Vittorio Gualtieri, comparso ieri davanti al gip dopo essere stato posto agli arresti domiciliari per tentata estorsione e incendio. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’indagato, assistito dall’avvocato Vincenzo Cicino, ha risposto alle domande del gip Sara Mazzotta, negando la ricostruzione dei fatti contestata dall’ufficio della Procura.

Gualtieri ha dichiarato di aver litigato con il suo datore di lavoro, un imprenditore, soltanto perché chiedeva di essere assunto regolarmente dopo alcuni mesi di lavoro in nero. Ha respinto anche l’accusa di aver incendiato il furgone dell’imprenditore, sostenendo di trovarsi in un luogo diverso al momento del rogo.

L’indagine è iniziata quando i carabinieri sono intervenuti per un furgone in fiamme. Gli accertamenti sul mezzo hanno rivelato la natura dolosa dell’incendio. Gli investigatori dell’Arma hanno quindi ascoltato il proprietario del veicolo, il quale, durante il primo colloquio, ha dichiarato di non aver mai subito minacce, ma ha ammesso di aver avuto discussioni con un suo collaboratore.

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