Gli atleti del Centro Studi Karate , presieduta e diretta dal maestro Vincenzo Ursino, si sono misurati nelle prove d’esame previste: SELF DEFENCE, KIHON IPPON KUMITE e KIHON ottenendo tutti punteggi di gran lunga superiore al minimo necessario al superamento dell’esame.
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Molti i presenti all’evento, dai genitori agli amici che sono andati ad assisterli e sostenerli, presso i locali dell’Y.M.C.A. di Siderno, patrocinato dall’ Associazione Italiana Cultura e Sport – CONI.
Che dire, questa è una grande famiglia che non guarda solo al presente, ma con obiettivi sul medio e lungo termine, che tende a garantire a ciascun praticante ed a tutti i livelli (dalla cintura bianca al tecnico), un percorso studiato e programmato, per la sua crescita e il raggiungimento dei propri traguardi.
La gerarchia dei gradi di cintura nel karate si suddivide in 9 kyu (gradi inferiori) ed in 10 dan (gradi superiori per le cinture nere). I 9 kyu corrispondono alla fase dell’apprendimento delle tecniche e segnano il passo di un lungo percorso che porta un principiante alla cintura nera. Da questo momento comincia la fase di auto perfezionamento del karateka. Lo studio si raffina e l’arte marziale viene valutata anche dal punto di vista psico-fisico; l’allievo è in grado di capire che dietro l’esercizio fisico c’è la ricerca di uno stato mentale e spirituale idoneo alla pratica. Fino al 5° dan si ottiene il grado tramite un esame, i gradi successivi sono conferiti solo per meriti (nell’insegnamento, nella dedizione all’arte e per la sua diffusione).
Gli atleti che hanno superato le prove sono:
Giuseppe Bizzantini e Pietro Sgambelluri che confermano la cintura marrone-nera nell’attesa gli svolgere gli esami per la cintura nera.
Cintura blu-marrone per Andrea Parrelli e per Domenico Albanese arancio-verde.
E ancora la cintura Giallo-arancio per i giovanissimi Matteo Simonetta e Alberto Tedeschi.
Infine conquistano la cintura bianco-gialla i principianti Jennifer e Noemi Ursino, Simone Sanci, Maksim Stilo, Benedetta e Fortunato Commisso, Michele Caccamo, Federico Polito, Antonino Giglio, Giulia D’Agostino, Mattia Catanzariti, Domenico Lombardo, Haran Ferraro, Francesco Zappavigna, Antonio Futia ed i fratelli Giorgia e Gabriele Guarino.
Carmen Fantò