Natalina Papandrea ha sempre amato il mare. Quelle lunghe passeggiate di prima mattina, in spiaggia, costituivano la sua dose di energia quotidiana, prima di rituffarsi nella routine di mamma impegnata. Era solita uscire all’alba, per concedersi il giusto tempo, forse per rilassarsi e lasciare da parte i problemi di tutti i giorni. Alle 7 di mattina, però, come un orologio svizzero, faceva rientro a casa: una figlia da svegliare e poi da accompagnare a scuola. Un rito consolidato, almeno fino al 17 novembre scorso, quando Natalina Papandrea è uscita di casa, ha fatto la sua passeggiata in riva al mare, ma nella sua casa di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, non è tornata. Cosa le è successo? Sono in pochi a pensare che quella donna così credente, tanto da fare parte di un gruppo di preghiera di Gioiosa, possa aver abbandonato la sua bambina da un giorno all’altro, senza un apparente motivo. Quella figlia di 6 anni che la mamma era solita viziare con tantissime attenzioni: cos’è accaduto a Natalina? Qualcuno le ha impedito di tornare a casa, quella mattina? Al momento della scomparsa Natalina – occhi azzurri, capelli castani, alta 1,55 m – indossava una maglia, un paio di jeans, un piumino beige chiaro e scarpe basse tipo ballerine. La mattina del 17 novembre Natalina era uscita di casa alle 5 per fare una passeggiata in riva al mare come suo solito. Il proprietario di un bar di Roccella l’ha vista dirigersi verso la via Marina quella mattina. Non ha portato con sè soldi né documenti e da allora il suo cellulare risulta spento.
Intanto arrivano anche segnalazioni su presunti avvistamenti della donna. Infatti sarebbero state quattro le segnalazioni relative alla presenza della donna a Bari. Due di queste, però, si sono già rivelate infondate, mentre altre due sono ancora da verificare. Una speranza, quella di ritrovare Natalina a Bari, alla quale comunque si aggrappano i familiari della donna, che non smettono di lanciare appelli a chiunque possa fornire indicazioni utili a rintracciarla.
Ma cerchiamo di ripercorrere gli ultimi spostamenti di Natalina. La donna esce da casa intorno alle 5: l’ultimo a vederla è il proprietario di un bar di Roccella. Sostiene di averla vista sul lungomare indirizzarsi verso la via della Marina. Con sé pare avesse un ombrellino lilla, appartenente alla figlia. Da quel momento in poi nessuna traccia: il suo telefono continua a risultare spento da giorni e quel famoso ombrellino da bambini è stato rinvenuto da una signora, abbandonato sulla spiaggia. Che Natalina Papandrea sia stata avvicinata da qualche malintenzionato mentre si trovava da sola in riva al mare? Qualcuno l’ha costretta a seguirla con la forza? Natalina è stata vittima di un tentativo di rapina? Sono tanti gli interrogativi che assillano la mente degli inquirenti in queste ore, chiamati a rispondere alla domanda più impellente: quella del 17 novembre è stata l’ultima passeggiata in riva al mare di Natalina?
Continua....
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