Gio. Ago 15th, 2024

Oggi l’esordio del quinto assessore e Caridi accusato di tradimento dagli Innamorati

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Quello che si prospettava dover essere un Consiglio comunale serio e pacato, data la convocazione a ridosso della grave intimidazione subita dal sindaco, come al solito si è trasformato in una piazza con urla, schiamazzi, voci che si sovrappongono e parola negata. L’esordio del quinto assessore Girolama Raso, e della new entry tra i banchi di maggioranza, Antonino Caridi, non ha di certo fermato lo scontro che puntualmente si registra ad ogni assise, anzi, le novità non hanno fatto altro che inasprire gli animi.

La seduta, apertasi con i messaggi di solidarietà e vicinanza al sindaco da parte dei vari consiglieri, si è subito infuocata nel momento in cui hanno preso la parola gli Innamorati. Dopo il pacato intervento del consigliere Scarfò, che ha approfittato per chiedere interventi di pulizia a Largo Bizzurro, di messa in sicurezza alla scuola Pascoli per via di un ramo pericolante e impegno per ripristinare l’illuminazione lungo la strada Taurianova-Cittanova, la combattiva consigliera Perri, ha esordito lamentando il fatto che non si è rispettato l’orario di inizio dei lavori fissato per le 10.30, oltre a sottolineare che, all’indomani dell’intimidazione al sindaco, si sarebbe aspettata “un consiglio comunale ad hoc aperto ai cittadini, alle associazioni, ai gruppi e alle rappresentanze politiche tutte, per riaffermare la credibilità e l’autorevolezza dell’intero Consiglio comunale, attraverso una compartecipazione politica concreta che potesse individuare, all’interno del civico consesso, le misure e le strategie politiche più idonee per fronteggiare la pericolosa offensiva criminale. Invece, si è alzato, con fare improvvisato, un muro inquietante di faziosità e diffidenza, dietro il quale il Presidente della Consulta delle associazioni, organo istituzionale contiguo all’Amministrazione, ha inteso scagliare strali moralizzatori verso gli oppositori politici e contro i cittadini che avevano avuto l’ardire di levare legittime critiche all’operato amministrativo della compagine del Sindaco Scionti, indicandoli, in maniera sconsiderata, come responsabili dell’accaduto e nemici della città”.

A farle eco, la consigliera Morabito, che sposando in pieno le riflessioni della collega, ha lamentato il fatto che il consiglio è stato convocato di mattina “quando i cittadini non possono partecipare  e soprattutto con tempi ristretti”, data la necessità di lasciare l’aula libera per il convegno del primo pomeriggio. Alla richiesta della stessa di poter leggere l’interpellanza presentata nei giorni scorsi, circa il decreto trasparenza, è arrivato il netto rifiuto del presidente del Consiglio Fausto Siclari, che ha fatto scaldare gli animi. Primo fra tutti quello del consigliere Lazzaro, che dello stesso Siclari ha chiesto le dimissioni, che ha contestato l’omessa comunicazione del rigetto del piano di riequilibrio finanziario e che il presidente ha nascosto dolosamente la notizia ai consiglieri, mentendo in aula quando ha dichiarato di non aver ricevuto nulla.

Sulla stessa onda il consigliere Biasi, il quale, come gli altri, dopo aver manifestato la sua solidarietà al sindaco e dato il benvenuto al nuovo assessore, ha approfittato, facendo leva sull’editoriale che Approdonews ha pubblicato ieri, per chiedere le dimissioni del presidente della Consulta delle associazioni, accusato di non essere super partes. Biasi ha poi tenuto a sottolineare il diverso atteggiamento adottato dallo Stato, rispetto alle intimidazioni subite da Domenico Romeo. Da qui il botta e risposta con Falleti e con lo stesso sindaco, il quale (insolitamente) alzando la voce, ha affermato: “Avrei preferito che si parlasse di Taurianova e non di me in questa seduta, perchè di solidarietà, anche di facciata, ne ho ricevuta tanta. Vorrei però che si capisse che quello che è capitato, non è uno schiaffo a me, ma all’intera comunità”. Il primo cittadino ha quindi ringraziato le forze dell’ordine e il prefetto Di Bari, per aver riunito proprio a Taurianova il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Dopo la diatriba iniziale, si è quindi passati ai punti all’ordine del giorno, con le dichiarazioni del sindaco, circa le varie delibere relative alle variazioni di bilancio di cassa e al rimpasto delle deleghe agli assessori. Da qui si è scatenato il secondo round di polemiche, con Biasi che accusava la maggioranza di aver modificato lo Statuto puntando sul quinto assessore solo per “salvarsi, mettendo una toppa e garantendosi così la sopravvivenza” e la Perri che accusava Caridi di tradimento. A difesa di quest’ultimo, il consigliere Sposato, che ha affermato che quella di Caridi è stata una scelta politica e non un tradimento, dal momento che si era già allontanato dagli Innamorati. Lo stesso Caridi, ha voluto chiarire la sua posizione, sostenendo di aver maturato tale scelta solo “per il bene della comunità, dal momento che Taurianova, che negli ultimi anni ha visto susseguirsi Amministrazioni e Commissari, ha bisogno di un’Amministrazione stabile”.

Falleti ha quindi rimandato le accuse al mittente, sostenendo di aver subito lo stesso passaggio di consiglieri da un banco all’altro senza dire niente, accusando la minoranza di vedere tutto in malafede. Pronta la risposta della Morabito, che ha sottolineato come il loro passaggio non gli abbia portato alcun beneficio, anzi, “non abbiamo avuto stipendi ma, in termini politici, abbiamo rinunciato ad avere una fetta di potere”.

Anche la Nicolosi, non ha mancato di attaccare la maggioranza, da lei definita “multicolor”, sostenendo che “dopo il valzer delle poltrone e il mutuo soccorso di Sposato, assistiamo ad un nuovo show di nome Caridi. Questo governo di fatto non governa, e sarebbe più dignitoso ammettere che si sta giocando sulla pelle dei cittadini”.

Sbloccato questo impasse, si è passato al terzo punto all’ordine del giorno, quello relativo alla revisione straordinaria delle partecipazioni, con la ricognizione di quelle possedute e l’individuazione di quelle da alienare. Da qui si è scatenato il terzo round di alterchi, tra accuse di ogni genere e uno stizzito presidente del Consiglio che non chiude un’occhio sul tempo e nega la parola sugli interventi che non riguardano l’odg, facendo sbottare perfino la sempre calma Cettina Nicolosi.

La seduta ha quindi visto passare tutti i punti con i soli voti della maggioranza e l’astensione della minoranza. Oltre a quello sulle partecipazioni c’erano: l’adeguamento e integrazione della Convenzione per la gestione associata della Stazione unica appaltante; l’introduzione di un nuovo comma al Regolamento di contabilità; l’affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2018/2020; l’approvazione del Regolamento per la gestione del Centro del riuso di Taurianova “riutilizziAmo” e l’approvazione del regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi.

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