Acceso il falò che segna l’inizio dei festeggiamenti in onore della Madonna della Montagna. L’intera comunità unita in preghiera per celebrare il 130° anniversario del Miracolo.
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Ieri sera, Taurianova ha vissuto un momento di profonda devozione e tradizione con la celebrazione del rito dell’Invito, conosciuto in dialetto come “U’ Mbitu”. L’evento, trasmesso in diretta da Telemia, ha visto la partecipazione commossa dell’intera comunità, riunita per rendere omaggio alla patrona, Maria Santissima della Montagna.
Il rito del falò, che segna l’inizio ufficiale dei festeggiamenti in onore della Madonna, è una cerimonia antica e ricca di simbolismo, capace di trascendere il tempo. La tradizione vuole che il sindaco e il parroco accendano un grande falò alimentato da steli secchi di lupini, i cosiddetti “lupinz” in dialetto, in un gesto che richiama antichi riti di purificazione e protezione. L’accensione del fuoco rappresenta un momento di intensa partecipazione collettiva, in cui la comunità si stringe attorno alle proprie radici culturali e religiose.
I festeggiamenti, che culmineranno nei giorni 7, 8 e 9 settembre, sono attesi con trepidazione dagli abitanti di Taurianova. Per molti, queste giornate non sono solo un’occasione di fede, ma anche di forte coesione sociale. Il rito del falò, in particolare, è un richiamo alle origini della città e alla sua storia, capace di attrarre ogni anno migliaia di partecipanti, inclusi molti emigrati che tornano appositamente per l’evento.
La cerimonia, accompagnata dal suono festoso delle campane e dagli spettacoli pirotecnici, ha simboleggiato ancora una volta il ruolo del sindaco e l’importanza della tradizione religiosa per la comunità, guidata dal parroco don Mino Ciano. Questo momento di emozione condivisa ha rafforzato il senso di appartenenza alla comunità, particolarmente significativo nell’anno del 130° anniversario del Miracolo di Maria Santissima della Montagna.
“Per me è sempre un momento di grande emozione,” ha dichiarato il sindaco. “Quest’anno è particolarmente speciale per la nostra comunità, avendo ottenuto il titolo di Capitale Italiana del Libro. Questa è una tradizione, forse la più antica che abbiamo, e abbiamo voluto preservarla, garantendo che continui a vivere negli anni a venire.”
Il falò è simbolicamente un richiamo per tutti i cittadini, inclusi quelli che vivono all’estero, a tornare a Taurianova e vivere insieme questo momento di profonda unione. I festeggiamenti, che si protrarranno fino al 10 settembre, includono la Novena Mariana, un altro momento di grande partecipazione per la comunità.
Taurianova, rinvigorita dal titolo di Capitale Italiana del Libro 2024, risplende in tutta la Calabria. “Riceviamo tantissimi messaggi da chi vive lontano,” ha aggiunto il sindaco. “Tutti ci raccontano di una Taurianova rinata, che si risveglia e finalmente gode del suo bellissimo paesaggio e del suo patrimonio culturale. Anche i nostri concittadini all’estero sono orgogliosi di questo titolo.”