Gio. Ago 15th, 2024

“All’ultima tornata elettorale nazionale c’è chi ne ha fatto il cavallo di battaglia, e c’è chi invece ha perso molti consensi per aver espressamente dimostrato di credere che il reddito di cittadinanza non sia uno strumento adeguato di crescita sociale. Il RDC è stato previsto dal decreto legge n. 4 del 2019 dove al primo comma è sancito testualmente: “E’ istituito, a decorrere dal mese di aprile 2019, il Reddito di cittadinanza, di seguito denominato Rdc, quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla poverta’, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, nonche’ diretta a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella societa’ e nel mondo del lavoro”. E’ quanto afferma Luana Tassone consigliere della Regione Calabria di Meritocrazia Italia.

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Un piano per disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza

“Quindi, – ricorda Tassone – il Reddito di Cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale che i cittadini possono richiedere a partire dal 6 marzo 2019. Si tratta di un sostegno economico a integrazione dei redditi familiari associato a un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro ed un Patto per l’inclusione sociale. Ebbene, fino ad oggi, abbiamo assistito a politiche nazionali e regionali che hanno permesso perlopiù l’avvio solo del primo step del RdC e cioè quello di prevedere una prestazione economica assistenziale ai soggetti facenti parte di un nucleo familiare con determinati requisiti. Però, forse in pochi sanno che nella nostra Regione, a partire dai prossimi mesi e per alcuni anni verrà finalmente dato seguito al passo successivo previsto dalla normativa che ha inserito il reddito di cittadinanza in Italia. Difatti, con Deliberazione n. 169 della seduta del 30 aprile 2022, la Giunta Regionale della Regione Calabria ha adottato il Piano Attuativo Regionale (PAR) Calabria, del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), ai sensi dell’art. 1 del Decreto Interministeriale 5 novembre 2021. Il Programma GOL costituisce il perno dell’azione di riforma del PNRR nell’ambito delle politiche per il lavoro. I beneficiari prioritari del programma GOL sono i soggetti sottoposti a misure di condizionalità, in quanto fruitori di benefici pubblici e cioè i disoccupati percettori di NASPI o DIS COLL e i percettori del Reddito di cittadinanza”.

Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL)

“Il piano – chiarisce Tassone – è suddiviso in cinque percorsi differenziati in base all’esperienza lavorativa e alle caratteristiche del soggetto interessato finalizzati alla formazione, accompagnamento al lavoro e aggiornamento.
P1 – Reinserimento lavorativo: per i più vicini al mercato del lavoro, per questi lavoratori non si prevede attività di formazione specifica a valere su GOL, ferme le attività formative leggere o a valere su altre risorse, ma servizi di orientamento e intermediazione finalizzati all’accompagnamento al lavoro
P2 – Aggiornamento (upskilling): per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante
P3 – Riqualificazione (reskilling): per lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livelli di qualificazione rispetto al livello di istruzione
P4 – Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza
P5 – Ricollocazione collettiva: valutazione delle chanches occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi”.

“Entro la fine del 2022 coinvolti 7.700 beneficiari”

“In parole povere, il suddetto iter – spiega Luana Tassone consigliere della Regione Calabria di Meritocrazia Italia – porterà entro la fine dell’anno 2022 all’orientamento ai fini della formazione di circa 7.700 beneficiari in ambito regionale di cui si è detto sopra, che, una volta ottenuto il patto di servizio potranno essere ricollocati o collocati per la prima volta, e maggiormente qualificati, nel mondo del lavoro. L’avviso in pre-informazione prevede l’obbligatorietà della formazione pena la decadenza dai benefici. Meritocrazia Italia Calabria guarda con favore alla possibilità che nel prossimo futuro, finalmente molti cittadini calabresi che fino ad ora hanno dovuto accettare loro malgrado, un contributo assistenziale per sé e per la propria famiglia, potranno riappropriarsi della soddisfazione di avere un lavoro dignitoso a seguito di formazione specifica secondo quelle che sono le loro tendenze e aspirazioni personali, prevedendo quindi non solo nel termine ma anche nel contenuto, che il Reddito di Cittadinanza si trasformi in Reddito di Inserimento finalizzato al recupero di una concreta politica e attività di avviamento al lavoro”.

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