Scontro tra maggioranza e opposizione sulla gestione dei rifiuti e il ruolo di Arcal. Il sindaco Tripodi difende l’amministrazione e punta il dito contro la privatizzazione regionale.
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Nuovo scontro politico a Polistena, dove gli aumenti della TARI hanno riacceso le polemiche tra maggioranza e opposizione. Al centro della disputa ci sono le nuove tariffe comunali, ritenute troppo elevate dai cittadini. Il sindaco Michele Tripodi ha parlato di “manipolazione” da parte degli oppositori, accusandoli di distogliere l’attenzione dalle responsabilità della Regione Calabria e del presidente Occhiuto.
Tripodi ha ricordato che l’aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti è frutto delle decisioni imposte da Arcal, la società regionale che gestisce il ciclo dei rifiuti e che, secondo il sindaco, sta aggravando la situazione finanziaria dei comuni. “Non abbiamo aderito ad Arcal – ha dichiarato Tripodi – e per questo siamo stati commissariati, mentre chi oggi ci critica ha sostenuto quel sistema che esclude i comuni dalla gestione diretta”.
Il primo cittadino ha poi ribadito che il Comune di Polistena sta valutando un’azione legale per verificare la legittimità degli aumenti retroattivi. Le nuove tariffe, approvate nei mesi scorsi, saranno suddivise in quattro rate con scadenze fino a marzo 2025.
Inoltre, Tripodi ha confermato l’impegno della sua amministrazione contro la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, sottolineando che questa politica, promossa dal governo regionale, non solo limita l’autonomia dei comuni, ma comporta un aumento delle imposte per i cittadini.
“La privatizzazione – ha affermato – porta sempre a maggiori costi e a minori vantaggi per i cittadini. Noi continueremo a lottare per il controllo pubblico dei servizi, nonostante le pressioni regionali”. Infine, il sindaco ha sottolineato l’importanza della raccolta differenziata, con nuovi progetti nelle scuole e la distribuzione di contenitori per il vetro in tutti i quartieri.