Mar. Lug 16th, 2024

Il tribunale amministrativo sospende il decreto con cui il governatore ha revocato l’incarico al tecnico autore di diverse denunce alla magistratura. I giudici: l’atto difetta di motivazioni

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Cacciato da Oliverio, riabilitato dal Tar. L’ex revisore dei conti del Consorzio industriale unico, Sergio Tempo, vince la sua prima partita davanti ai giudici amministrativi. Il Tar della Calabria ha infatti sospeso il decreto con cui, lo scorso 22 dicembre, il governatore ha revocato l’incarico al revisore “ribelle” per affidarlo al secondo classificato dopo sorteggio pubblico, Rocco Nicita. L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 17 gennaio.
La rimozione di Tempo, raccontata dal Corriere della Calabria (qui il servizio) ha fatto scalpore proprio per via delle denunce che il revisore aveva presentato negli ultimi mesi alla Corte dei conti e alla Procura di Catanzaro. Nei suoi esposti, Tempo aveva denunciato presunte illegittimità relative ad affidamenti e proroghe di incarichi professionali e al contratto dei dipendenti non dirigenti. In un altro verbale, inoltre, l’esperto contabile aveva fatto luce sulle difficoltà finanziarie dell’ente, dovute alla gestione “allegra” del commissario Rosario Guzzo. La revoca di Oliverio era dunque stata da più parti interpretata come un tentativo di allontanare un tecnico sgradito ai piani alti della Cittadella regionale. Per il momento, il Tar ha annullato il provvedimento del governatore in quanto il ricorso di Tempo presenta «profili di fondatezza», con riferimento, in particolare, «alle censure con le quali si lamenta carenza istruttoria, difetto di motivazione, tenuto anche conto che la revoca interviene dopo 10 mesi dal conferimento dell’incarico di revisore» e considerato che dall’esecuzione dell’atto firmato da Oliverio «deriva alla parte ricorrente un danno grave e irreparabile».

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