Sab. Ago 10th, 2024

In tanti hanno manifestato in difesa ,dell’aeroporto dello Stretto, in piazza Italia per fare sentire la propria voce sul futuro dello scalo che,  rischia la chiusura.

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“Pretendiamo il nostro diritto alla mobilità – ha detto Giuseppe Fontana, e le infrastrutture sono la base per lo sviluppo socio-economico di una comunità.
Abbiamo un aeroporto che ha enormi potenzialità, se gestito bene. Ed è quello che chiediamo”. “C’è una certezza cittadina, c’è una certezza civica, c’è una certezza istituzionale – ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che assieme ad altri esponenti politici locali e regionali ha partecipato alla manifestazione.

 

Bianchi, “In Calabria problematica infrastrutturale”

“La mia presenza al sit in di oggi a Reggio Calabria dimostra il mio pieno sostegno all’iniziativa, la vicinanza ai cittadini di Reggio, al sindaco Giuseppe Falcomatà e ai lavoratori dell’aeroporto”. E’ quanto dichiara Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività culturali, con delega al Turismo.  “Si tratta – prosegue Bianchi – di una infrastruttura necessaria per lo sviluppo dell’area metropolitana. Analogamente è urgente la questione dell’aeroporto di Crotone e la necessità di uno sviluppo internazionale di quello di Lamezia Terme. In Calabria esiste una problematica infrastrutturale e quella sugli aeroporti costituisce una risposta immediata e urgente. Le infrastrutture sono importanti non solo per migliorare la qualità di vita dei calabresi ma anche perché favoriscono lo sviluppo del turismo, una grande risorsa con tante potenzialità nella nostra meravigliosa regione”.

 

Irto,scalo è patrimonio città metropolitana

“La mobilitazione popolare del Comitato a difesa del ‘Tito Minniti’ conferma l’amore dei reggini per il loro aeroporto ma soprattutto certifica l’esigenza di salvaguardare un patrimonio della città
metropolitana, fondamentale per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e lo sviluppo sociale ed economico del territorio”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, a margine del vertice in Prefettura a Reggio Calabria che ha fatto seguito alla manifestazione pubblica cui hanno dato vita centinaia di cittadini a tutela dell’infrastruttura.
“Confidiamo – ha aggiunto Irto – nel positivo esito del tavolo istituzionale convocato a Roma per il prossimo 19 gennaio. È anche di questo che abbiamo discusso stamani in Prefettura. È prioritario ottenere la continuità territoriale, che creerà le condizioni per rendere competitive le tariffe e appetibile lo scalo per tutti i vettori, compresa Alitalia, che non può ridimensionare il proprio impegno su Reggio, dove gli aerei partono e arrivano sempre pieni. Ed è indispensabile una celere definizione del bando Enac per avere un interlocutore definitivo e affrontare anche la delicatissima questione occupazionale. Ringrazio il Comitato pro aeroporto per il suo impegno e i tanti cittadini che assieme a tutti noi hanno
sfidato il maltempo per testimoniare un impegno che deve accomunarci tutti, senza divisioni – ha sostenuto ancora Irto – ma nella consapevolezza che le responsabilità vanno individuate e perseguite”.

 

 Morra, “gravi chiusura Crotone e agonia Reggio”

“La chiusura dell’aeroporto di Crotone e la lenta agonia di quello di Reggio Calabria sono una forma di grave ‘gambizzazione’ economica ad opera di chi, a parole, sostiene di battersi per il Sud e per la Calabria. Il danno economico, ma soprattutto sociale, di questi fatti sarà enorme, considerato che la Calabria è la regione più povera di Italia e fra le più povere in Europa in assoluto. Reputiamo importante, pertanto, unirsi all’appello affinché lo scalo dello Stretto non venga chiuso”. Lo sostiene, in una dichiarazione, il senatore M5S Nicola Morra.
“Il Presidente del Consiglio Gentiloni, nel suo discorso d’esordio – aggiunge – a più riprese ha ribadito la centralità del sud nella sua azione di governo. In un’area già devastata dalla presenza della criminalità organizzata più potente del mondo, la ‘ndrangheta, ora si privano i cittadini di preziosi volani dell’economia, perchè ormai è sistematica l’opera di impoverimento del trasporto pubblico fra la Calabria ed il resto d’Italia: la chiusura del Sant’Anna di Crotone, il progressivo venir meno di trasporti ferroviari sia sulla direttrice tirrenica che su quella ionica, la riduzione dei voli Alitalia anche sull’aeroporto Hub di Lamezia, per non tornare sulla defezione del vettore low-coast Ryanair dallo stesso scalo, sono solo alcuni degli esempi recenti”.
“Lascia sconcertati su questa vicenda – dice ancora Morra – il silenzio degli esecutivi nazionali e regionali, così come uguale silenzio accompagna la triste vicenda dei 3 miliardi di euro per l’Expo che, secondo quanto sta accertando la Procura di Milano, avrebbero contribuito ad arricchire le mafie e la
‘ndrangheta. Per non parlare di Fiera Milano, ampiamente finanziata con soldi pubblici, che ha ingrassato le casse di Cosa nostra ed il cui CdA si è dimesso stanotte dopo le indagini della Procura che hanno dimostrato connivenze con la mafia”.

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