Il quarto giorno della “5 Giorni di Musica contro le mafie” ha come
protagonista la musica dal vivo dei primi cinque finalisti del Premio. Nel
Teatro Morelli, con avanti la sala piena di studenti iniziano le esibizioni
degli artisti: Lorenzo Santangelo, Cance, Romito, Giovane Werther e Chiara
Patronella. Tre i giudici il rapper palermitano Picciotto,
il trombettista e cantante Roy Paci e la cantante jazz Serena Brancale,
a loro si è aggiunta la giuria demoscopica selezionata tra
il pubblico. Con la conduzione di Filippo Roma si sono succeduti sul
palco gli artisti giudicati anche dal pubblico a casa che ha votato tramite
social net e il pubblico in sala che ha espresso il suo voto tramite messaggi
whatsapp. Solo con la conclusione di tutte le esibizioni dei finalisti verrà
annunciata la classifica finale allorchè ai due vincitori verranno assegnati i
prestigiosi premi messi in palio.
Ad iniziare è il romano, trapiantato in Australia, Lorenzo
Santangelo fortemente ispirato da Rino Gaetano ha
dimostrato di avere le idee chiare e una gradevole capacità di scrittura. A
seguire la ligure Cance: sinuosa e grintosa arpeggia
energeticamente con la sua chitarra acustica e supportata da due coriste
presenta un brano incisivo e maturo. Poi è la volta dei napoletani Romito che con
un testo ispirato da Edoardo De Filippo presentano un brano profondo supportato
da un rock vibrante. Segue il reggino Giovane Werther che
decide di esibirsi nascosto tra le quinte del teatro mettendo al centro della
scena un orsacchiotto di peluche spiazzando così pubblico e giuria.
Chiude Chiara Patronella da Grottaglie con il suo folk
che richiama alla tradizione calabrese. I 5 finalisti, con i loro brani
inediti, hanno raccontato a modo loro il proprio impegno civile tra problemi
esistenziali, precariato, migrazioni e buona capacità di proporre suoni
originali ed esperimenti innovativi.
Ospiti d’onore sono stati Gero, vincitore dello scorso anno, e la rock band ABC
Positive.
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Presso il truck della Polizia Postale “Una vita da
social” è oggi si sono alternatiti Raffaele Sardo autore
di un libro che racconta la storia di tredici vittime innocenti della
criminalità. A seguire il laboratorio “Il disegno realistico” con
l’artista Marco Serravalle docente presso la Scuola del fumetto di Cosenza.
Nell’ex M.a.m. invece si è svolto l’atteso incontro con il prof. Antonio Nicaso autore,
con il magistrato Nicola Gratteri, di innumerevoli libri nei quali analizza
i maggiori fenomeni criminali italiani. Con “La mafia spiegata
ai ragazzi”, anche omonimo titolo di un suo significativo volume, il
docente universitario ha interagito con gli studenti raccontando la migrazione
del fenomeno ‘ndranghetista dal Sud al Nord Italia con le relative
ramificazioni nel mondo.
“La mafia altro non è che la formula chimica dell’acqua – ha affermato
Nicaso – : l’idrogeno è la violenza e l’ossigeno è il legame che cerca con la
politica, se non viene combattuta la mafia ricerca un rapporto”.
Il docente presso le Università di San Francisco e di Toronto ha
spiegato come è riuscito a diventare scrittore di successo nonostante sia
cresciuto in un paese senza biblioteche e in una casa senza libri
e, dimostrando di avere un carisma unico, ha incantato i giovani in
sala spiegando le tecniche e le dinamiche gestionali della mafia e come si è
diffusione nel mondo, le sua trasformazioni, gli affari tra luoghi comuni e
caratteristiche reazionarie.
A seguire sempre presso la Sala dell’ex M.a.m. si è svolto il panel “Cinema e impegno sociale, differenze e similitudini tra ieri e oggi”. “Si è liberi quando si può dissentire dalla propria sfera omologata. La libertà si può avere ma bisogna saper scegliere” hanno affermato Max Mazzotta e Corrado Fortuna protagonisti dell’incontro. “L’arte deve avere la pretesa di essere etica?” Con questa domanda provocatoria posta ai ragazzi i due attori e registi hanno rimarcato quanto la relazione tra cinema e impegno avviene un incontro politicamente scorretto in un Paese che sembra cambiare ma che in fondo resta uguale.
Il concerto serale vede protagonisti Mirkoeilcane e Cristiana Verardo. Il cantante romano con uno showcase di trenta minuti in versione elettro acustica ha presentato il meglio del suo repertorio con brani tra impegno civile e raffinato cantautorato. Si tiene lontano dai conformismi, con il suo timbro graffiante, la sua chitarra e il suo atteggiamento scanzonato di chi non si prende troppo sul serio, ma fa sul serio, Mirkoeilcane è stato il quarto ospite del nostro showcase “La musica può”.
Questa lunga giornata termina con l’ultimo appuntamento dedicato alla musica d’autore. Per l’iniziativa “il Tenco Ascolta con Mvsm” – in collaborazione con il Club Tenco – si è esibita dal vivo la cantautrice Cristina Verardo. La leccese, recente vincitrice del Premio Bianca D’Aponte 2019, si esibita imbracciando la sua chitarra acustica raccontando storie folk accompagnate dalla sua soave voce.
Day4 Guarda il video report: https://youtu.be/A3UgXn103ZA